"Ho paura di morire": gli audio di Fedez dallo psicologo prima dell'operazione

Nelle ultime storie Instagram il rapper ha pubblicato la seduta fatta il giorno in cui aveva scoperto del suo tumore al pancreas. Tra i singhiozzi il cantante ammettere la paura più grande: "Non voglio morire, ho paura che i miei figli non si ricorderanno neanche di me".

Sono passati quasi tre mesi da quando Fedez ha subito l’intervento per asportare il cancro al pancreas che aveva scoperto di avere. Una forma rara di tumore neuroendocrino, operato nel mese di marzo 2022. Il cantante da allora, non ha mai smesso di condividere con i suoi follower tutte le emozioni che ha vissuto, paure comprese.

Nelle ultime storie Instagram Fedez ha anche pubblicato gli audio della seduta dallo psicologo fatta il giorno stesso della diagnosi. Tra i singhiozzi si sente il rapper ammettere la paura più grande: “Non voglio morire, non voglio morire, ho paura che i miei figli non si ricorderanno neanche di me”.

Il cantante ha spiegato il perché ha condiviso anche questa parte del suo percorso, dicendo che non sa quale sia stato il motivo a spingerlo a riascoltare gli audio ma che non vuole dimenticare cosa ha provato:

Sto piangendo, piango di dolore e di gioia. Un solo pensiero riusciva a devastarmi più della paura della morte: non essere ricordato dai miei figli. Beh, oggi mi chiedo se tutto questo mi sia stato realmente d’insegnamento. Perché l’essere umano tende a rimuovere, dimenticare. E io non voglio. Non voglio dimenticare che le cose importanti non sono cose. Tenete quella finestra aperta sempre. Con il cuore.

Instagram @fedez

Fedez sa bene che rendendo pubblici questi momenti così intimi e pieni di dolore potrebbe portargli anche diverse critiche ma non è interessato minimamente a questo:

Prendete queste mie esternazioni come meglio credete: voglia di condividere, manie di protagonismo, o narcisismo fine a se stesso. Non me ne frega molto. Vorrei solo che chi sta affrontando una situazione simile sappia che è normale provare determinate sensazioni. Non siete soli, non siete strani. Là fuori c’è a chi può fare bene tutto questo. E tanto mi basta. Scusate l’asciugo, buona domenica.

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