Femminicidio-suicidio a Rivalta di Torino: Assunta Carbone uccisa dal compagno che poi si getta nel lago

La 54enne è stata uccisa dal compagno Alessandro Ranieri, in cura con disturbi psichiatrici, per motivi che, tuttavia, sono ancora completamente da chiarire.

L’ha uccisa nella mansarda della casa a due piani di via XXV Aprile, a Rivalta di Torino, poi si è diretto verso il lago Grande di Avigliana, dove ha parcheggiato l’auto prima di spogliarsi e di tuffarsi, annegando, forse dopo aver assunto un’ingente dose di farmaci.

L’ennesimo femminicidio-suicidio si è consumato nella giornata di ieri, quando Assunta “Susy” Carbone è stata uccisa dal compagno 55enne, Alessandro Ranieri, che secondo le prime ricostruzioni soffriva di disturbi psichiatrici ed era in cura presso il Centro di salute mentale a causa di una forte depressione accusata dopo aver perso il lavoro, 5 anni fa.

Aveva appuntamento a colazione con un’amica, Assunta Carbone, e poi sarebbe dovuta andare a comprare le ultime cose per il matrimonio della nipote; era in ferie, non vedeva l’ora di partire per i Sette Lidi Ferraresi per le vacanze. Adesso è proprio l’amica a cui la 54enne ha mandato l’ultimo sms, alle 23:30 circa di mercoledì, a raccontare tra le lacrime alla sezione torinese del Corriere “Nessuno avrebbe pensato a un epilogo del genere, però. Qualche tempo fa le ho chiesto se Alessandro fosse mai stato violento e lei mi ha subito rassicurato. Fra l’altro, dopo tanti lavoretti saltuari, era stato finalmente assunto a tempo indeterminato in un’azienda di antifurti a Torino. Però doveva andare spesso in trasferta e questo a lui proprio non piaceva”.

Rosa (di cui non conosciamo il cognome), l’amica di Carbone, ha anche aggiunto che per un periodo Ranieri avrebbe interrotto le cure, assicurando però “Da un mese aveva ripreso le terapie, era stata proprio Susy a convincerlo a tornare dalla sua psichiatra […] mercoledì sera ci aveva telefonato per dirci che sarebbe andato a cena con un amico. Era allegro e anche Susy era sollevata. Invece ha fatto una fine orribile”.

È stata proprio Rosa a scoprire il cadavere dell’amica, attorno alle 16:00 di giovedì, entrando in casa assieme al fratello di Alessandro Ranieri.

I due stavano insieme da 7 anni, ed erano andati a convivere nel centro storico di Rivalta; Assunta Carbone era madre di un ragazzo di 27 anni, Ranieri di una ragazzina di 15. Sul femminicidio-suicidio stanno indagando ora i carabinieri di Orbassano e Moncalieri, che nell’abitazione della coppia non hanno trovato nessun biglietto e neppure l’arma del delitto, presumibilmente un coltello da cucina che il femminicida ha poi deciso probabilmente di portare con sé.

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