Si chiamava Roua Nabi la trentaquattrenne tunisina morta poco dopo la mezzanotte nella notte tra il 23 e il 24 settembre, dopo essere stata accoltellata dall’ex marito, un connazionale quarantottenne. L’episodio è avvenuto al civico 66 nella casa di via Cigna, nel quartiere torinese di Aurora, dove la donna abitava con i figli. Uno dei due, il maschio di 13 anni, secondo quanto riportato da alcuni media avrebbe assistito al femminicidio e inseguito il padre dopo l’aggressione, chiedendo aiuto ai passanti, in lacrime. La sorella, invece, sarebbe corsa dai vicini per allertare i soccorsi.

Arrivata in condizioni disperate all’ospedale Giovanni Bosco, dopo essere stata soccorsa dalla Croce Verde di Villastellone, Nabi è morta poco dopo, a causa di una sola coltellata al torace.

Secondo le prime ricostruzioni e le testimonianze dei vicini sarebbe scoppiata una lite nell’abitazione della donna, degenerata. Nonostante il tentativo di fuga il femminicida è stato fermato poco dopo il delitto e arrestato, e sarà presto sottoposto a interrogatorio per avere maggiori dettagli sulla dinamica dell’accaduto.

Roua Nabi è la ventiseiesima vittima di femminicidio dall’inizio dell’anno, secondo i dati riportati da Femminicidio Italia.

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