Dopo aver ritirato dal mercato alcuni dei suoi prodotti a causa di alcuni casi sospetti di salmonella, Ferrero ha deciso di chiudere lo stabilimento di Arlon, in Belgio, dove i dolci sono stati prodotti. Una scelta, quella del colosso dolciario italiano, del tutto precauzionale, per permettere alle autorità sanitarie di effettuare tutti i controlli necessari.

Lo ha comunicato la stessa azienda, tramite una nota pubblicata sul proprio sito web. Il richiamo riguarda esclusivamente i prodotti realizzati nello stabilimento di Arlon, mentre quelli prodotti nelle altre fabbriche, sparse in tutto il mondo, sono sicuri al 100%, come si legge sul sito di Ferrero. In particolare, l’azienda assicura che le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa non rientrano tra i prodotti ritirati dal mercato, e che non comportano nessun rischio di contrarre la salmonella.

“Ferrero sospende l’attività produttiva ad Arlon, in Belgio, ed estende il richiamo di prodotti Kinder realizzati nello stesso stabilimento. Nell’ambito delle indagini in corso relative alla contaminazione da salmonella, in collaborazione con le autorità per la sicurezza alimentare, Ferrero ha deciso di sospendere le attività produttive presso il proprio stabilimento di Arlon, in Belgio. Ferrero ha anche deciso, con effetto immediato, di estendere il richiamo in Italia alle referenze Kinder Sorpresa T6 “Pulcini”, Kinder Sorpresa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous” – e Kinder Schoko-Bons prodotti ad Arlon”.

L’azienda piemontese ha poi fatto un mea culpa, ammettendo di non aver agito in modo sufficientemente rapido per evitare che i casi di salmonella crescessero (al momento i casi registrati sono 134). Proprio per questo ha ritenuto necessario chiudere temporaneamente lo stabilimento in Belgio e bloccarne la produzione:

“Ferrero riconosce che ci siano state inefficienze interne che hanno creato ritardi nei richiami e nella condivisione delle informazioni. Questo ha impattato sulla rapidità e efficacia delle indagini. Lo stabilimento riaprirà una volta che verrà certificato dalle autorità. L’Azienda ritiene che questa sia l’unica e corretta decisione da prendere al fine di garantire il massimo livello di sicurezza alimentare ed eliminare rischi ulteriori. Ferrero è profondamente rammaricata per quanto accaduto e intende scusarsi sinceramente con tutti i propri consumatori e partner commerciali e ringraziare le autorità per la sicurezza alimentare per le preziose raccomandazioni ricevute. La sicurezza alimentare, la qualità e l’attenzione verso i consumatori restano da sempre al centro dei valori Ferrero. Questo evento tocca il cuore dei principi nei quali crediamo e metteremo in essere ogni azione necessaria al fine di preservare la piena fiducia dei nostri consumatori”.

Ferrero ha comunque assicurato che soltanto i prodotti provenienti dalla fabbrica di Arlon possano essere collegati con i casi di salmonella, e che tutti gli altri dolci sono controllati e sicuri. L’azienda ha anche fatto sapere che in Italia non c’è nessun legame tra i dolci Kinder e la salmonella.

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