Una coppia di 40enni di origine romena è stata denunciata per occultamento di cadavere dopo il ritrovamento da parte degli investigatori di un feto congelato nella loro abitazione alla Borghesiana, alla periferia Sud di Roma. Il rinvenimento del corpicino è avvenuto da parte della polizia dopo avere ricevuto una segnalazione da parte del Policlinico Casilino. Sulla base dei primi rilievi, si tratta del figlio che la donna portava in grembo e morto in seguito a un aborto. Sul corpicino è stata disposta l’autopsia.

La donna era arrivata presso l’ospedale per accertamenti a causa di una forte emorragia, ma senza riuscire, a suo dire, a spiegare cosa potesse averla scatenata. Questo aveva spinto così i medici a cercare di vedere chiaro su quello che potesse essere accaduto nella sua abitazione, ipotizzando che un sanguinamento così abbondante potesse essere legato esclusivamente a un parto prematuro o un aborto spontaneo. La struttura aveva così deciso di trasmettere alle forze dell’ordine il referto degli esami, invitandoli a indagare e non lasciare niente di intentato.

Una volta fatta irruzione nella casa della coppia, i poliziotti hanno scoperto il feto, che è risultato essere di quattro mesi e di circa 30 centimetri, che era stato congelato nel freezer. Lei ha provato a giustificare il suo comportamento, sostenendo di avere perso il bambino in seguito a un malore per cause sconosciute. Evidentemente la donna dopo avere perso il figlio che aspettava desiderava tenerlo con sé.

Nel frattempo, è già stata aperta  un’inchiesta da parte della Procura di Roma, che servirà a capire quali possano essere state le cause del decesso.

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