Con una dichiarazione ufficiale alla stampa il numero 1 del calcio mondiale e presidente della Fifa Gianni Infantino ha minacciato le emittenti televisive europee di non trasmettere i mondiali femminili in Europa.

Infantino ha dichiarato che non “svenderà” il calcio femminile, e che i “Big 5” europei, Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna rischieranno di non poter trasmettere i Mondiali femminili che si terranno quest’anno dal 20 luglio al 20 agosto in Australia e Nuova Zelanda, se non aumenteranno le loro offerte.

Se le offerte continuano a non essere eque, saremo costretti a non trasmettere la Coppa del Mondo femminile Fifa nei Big 5 europei” ha minacciato Infantino, ricordando che nonostante i Mondiali femminili abbiano un’audience pari al 50-60% della Coppa del Mondo maschile, le emittenti televisive “offrono solo 1-10 milioni di dollari contro i 100-200 proposti per gli uomini”.

Molte tv europee, infatti, non hanno ancora comprato i diritti tv in considerazione del fuso orario che farà giocare nella notte europea molte delle partite in programma. Infantino ha però spiegato che questa non deve essere una scusa, perché per il presidente giocare alle 9.00 o alle 10.00 “è un orario abbastanza ragionevole” per gli spettatori. “Non ha alcun senso economico perché le cifre di visualizzazione sono evidenti”, ha ribadito.

Le offerte delle emittenti… sono ancora molto deludenti e semplicemente non accettabili, soprattutto considerando che il 100% di tutte le quote per i diritti pagate andrebbe direttamente nel calcio femminile, nella nostra scelta di promuovere azioni verso la parità di condizioni e retribuzione”, ha continuato Infantino.

Secondo quanto riportato dalla Fifa le emittenti europee stanno offrendo per i Mondiali femminili l’equivalente dell’1% del valore dei diritti della Coppa del Mondo maschile. A marzo, per l’incontro annuale del calcio mondiale tenutosi in Ruanda, Infantino non ha riportato progressi con le emittenti televisive europee, annunciando anche che la Federazione mondiale ha fatto la sua parte portando il montepremi a 152 milioni di dollari, triplicando l’importo pagato per i Mondiali del 2019 e dieci volte di più rispetto a quelli del 2015.

Chiedo, quindi, a tutti i giocatori (donne e uomini), tifosi, funzionari di calcio, presidenti, primi ministri, politici e giornalisti di tutto il mondo di unirsi a noi”, ha chiesto Infantino, con un appello a sostenere “un’equa remunerazione del calcio femminile. Le donne lo meritano”.

Dato che in Italia al momento nessun boradcaster ha ufficialmente acquisito i diritti tv del Mondiale femminile, il rischio del blackout televisivo minacciato da Infantino è elevato. La FIGC sta provando a porre rimedio cercando di creare un proprio canale per la trasmissione in streaming della nazionale femminile e anche di quelle giovanili, sia maschili che femminili.

Dopo anni di crescita per il calcio femminile in Italia e nel mondo, infatti, la mancata trasmissione dei mondiali in televisione, con le Azzurre arrivate ai quarti di finale nel bellissimo Mondiale del 2019, sarebbe una notizia disastrosa.

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