Fino a che età l'essere umano potrà vivere nel 2100? La risposta della scienza
Nel 2100 gli esseri umani potranno godere di un'estrema longevità. Lo afferma uno studio condotto dall'Università di Washington.
Nel 2100 gli esseri umani potranno godere di un'estrema longevità. Lo afferma uno studio condotto dall'Università di Washington.
Sembra che, in un futuro non poi così lontano, gli esseri umani godranno di una notevole longevità grazie ai progressi della medicina, a un migliore accesso al cibo e all’assistenza sanitaria.
Ad affermarlo è uno studio, condotto dal Demographic Research dell’Università di Washington, che ha cercato di quantificare la probabilità che una persona raggiunga un’età molto avanzata (come, ad esempio, 120 anni), entro l’anno 2100.
I ricercatori hanno svolto analisi minuziose su alcuni ultracentenari utilizzando il metodo bayesiano (un approccio statistico che non prende in considerazione la frequenza con la quale si verifica un evento, bensì la probabilità che un certo fenomeno possa manifestarsi) e incorporando i dati più recenti dell’International Database on Longevity (IDL), utili per ottenere stime credibili dell’età massima raggiungibile dall’essere umano in questo secolo. Ad oggi, la persona più anziana mai vissuta è stata Jeanne Calment, una donna francese morta nel 1997 all’età di 122 anni.
Come si legge nello studio: “Troviamo che i dati più recenti presentati dall’IDL riguardanti le proiezioni di sopravvivenza della popolazione fino all’anno 2080 siano sensate. Il nostro scopo è integrare queste proiezioni, allargando l’arco temporale fino al 2100.”
Lo studio prosegue affermando che: “sulla base dell’analisi bayesiana, esiste una probabilità superiore al 99% che l’attuale età massima raggiunta da un essere umano venga superata entro il 2100. Stimiamo le probabilità che una persona viva almeno fino all’età di 126, 128 o 130 anni in questo secolo sono rispettivamente dell’89%, del 44% e del 13%”.
Stime straordinarie che ci spingono, però, a chiederci quale sarà effettivamente la qualità della vita assicurabile a una persona con un’età così avanzata.
“L’ipotesi che i progressi nello stile di vita apportati dalla medicina negli ultimi 200 anni possano continuare per i prossimi 80 è del tutto verosimile”, ha affermato Andrew Steele, scienziato e autore di Ageless: La nuova scienza di invecchiare senza invecchiare. “Penso che ci sia il potenziale per scoperte molto più entusiasmanti, dati i recenti progressi nel campo della biologia. Si cercherà di ostacolare il processo di invecchiamento, piuttosto che malattie particolari”.
A tal proposito, i ricercatori stanno studiando come colpire le cellule che causano l’invecchiamento, chiamate cellule senescenti, il cui numero cresce con l’età. Alcuni esperimenti hanno dimostrato che queste cellule possono essere rimosse. In questo modo si potrebbe, potenzialmente, aumentare la durata della vita di una persona.
Un ulteriore studio pubblicato a maggio da Scientific American ha esaminato i marcatori biologici dell’invecchiamento nel sangue delle persone e ha scoperto che gli esseri umani, in un ambiente senza stress e senza malattie, sono teoricamente in grado di vivere fino a 150 anni. Sembra fantascienza, ma non lo è.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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