"Voleva trovare pace, era un'anima fragile": la lettera della famiglia di Avicii
Avicii, morto il 20 aprile in Oman, era un ragazzo fragile e tormentato che voleva solo trovare la sua pace. Chissà se adesso è davvero riuscita a trovarla.
Avicii, morto il 20 aprile in Oman, era un ragazzo fragile e tormentato che voleva solo trovare la sua pace. Chissà se adesso è davvero riuscita a trovarla.
Avicii, un ragazzo pieno di talento conosciuto in tutto il mondo, che nascondeva al pubblico un animo fragile e una vita complessa, e che ha deciso di togliersi la vita a soli 28 anni.
Dopo la sua improvvisa e incredibile morte a Stoccolma, la città del dj, si sono radunate in piazza migliaia di persone per rendere omaggio ad Avicii e alla sua musica. In Olanda le campane della città di Utrecht hanno suonato alcune parti delle hit di Avicii tra cui Wake me Up, Hey brother, Without you. La sera del 21 aprile Kygo, musicista norvegese, ha regalato un tributo al dj scomparso durante la sua esibizione al secondo week end di Coachella.
La sua scomparsa, avvenuta il 20 aprile a Muscat, capitale dell’Oman, ha davvero sconvolto chiunque e non pensare a lui e alla sua morte precoce è davvero difficile. Tutto il mondo della dance music, quella stessa di cui negli ultimi anni era stato un esponente di spicco, con pezzi rimasti a lungo nella top list dei più ballati, lo ricorda e lo piange ancora adesso, a distanza di mesi.
Si conoscevano alcuni problemi di salute del dj, dovuti all’abuso di alcol, ma pare che quello non fosse l’unico vero motivo che lo aveva spinto ad allontanarsi dalle scene e ad annunciare precocemente il ritiro, nel 2016.
La famiglia ha mantenuto, nelle settimane successive alla notizia, una fortissima e comprensibile discrezione riguardo le informazioni sulla morte, anche se, dopo poco più di un mese, è emersa la scioccante rivelazione che il giovane dj si sarebbe tolto la vita, utilizzando una bottiglia di vino rotta. Tuttavia sono state rilasciate alcune dichiarazioni da parte dei famigliari stessi, dove l’artista viene descritto come una persona fortunata, piena di talento ma poco felice.
“Voleva trovare la pace” hanno scritto i parenti, e noi ci auguriamo con tutto il cuore che ora il talentuoso dj l’abbia trovata.
Il suo funerale si è svolto a giugno, nella sua Stoccolma, dove adesso, forse, potrà davvero tornare a quella serenità che in vita aveva perso.
Nella gallerie di seguito abbiamo riportato tutte le dichiarazioni fatte da chi gli è stato vicino in questo difficile periodo.
La prima dichiarazione ufficiale della famiglia riportata dalla rivista Variety risale al 23 aprile.
Desideriamo ringraziarvi per il supporto e le parole d’amore su nostro figlio e fratello. Siamo grati a tutti coloro che hanno amato la musica di Tim e hanno preziosi ricordi delle sue canzoni.
Grazie per tutte le iniziative prese per onorarlo, con incontri pubblici, campane della chiesa che suonano la sua musica, tributi a Coachella e momenti di silenzio in tutto il mondo. Siamo grati per la privacy in questo momento difficile. Il nostro desiderio è che continui in questo modo.
Con amore,
La famiglia di Tim Bergling
Il 26 aprile la famiglia ha rilasciato una seconda dichiarazione.
Il nostro amato Tim era un cercatore, un’anima artistica fragile alla ricerca di risposte a domande esistenziali. Un perfezionista troppo esperto che ha viaggiato e lavorato duramente a un ritmo che ha portato a uno stress estremo. Quando ha smesso di fare un tour, voleva trovare un equilibrio nella vita per essere felice e poter fare ciò che amava di più – la musica.
Ha davvero faticato con pensieri su Significato, Vita, Felicità.
Non poteva più andare avanti. Voleva trovare la pace.
Tim non è stato creato per la macchina da soldi in cui si è trovato; era un ragazzo sensibile che amava i suoi fan ma evitava i riflettori. Tim, sarai per sempre amato e tristemente mancato.
La persona che eri e la tua musica manterranno vivo il tuo ricordo. Ti amiamo,
La tua famiglia
Il messaggio riportato dalla rivista Variety non è chiarissimo riguardo le cause della morte, ma pare possa implicare la strada del suicido.
Nel 2016 il dj annunciò il suo ritiro dalla scena musicale e in quell’occasione scrisse una lettera ai fan riportata da TPI, dove spiegò a tutti il motivo della sua rinuncia.
Ciao mondo,
grazie per avermi permesso di raggiungere così tanto. Sarò grato per sempre per aver potuto vivere e ottenere tutto ciò che ho grazie all’aiuto del team intorno a me e dei miei fan.Grazie a tutti i miei fan nel music business per aver iniziato un nuovo movimento che ha travolto il mondo, e sono stato fortunato a starci nel mezzo.
Grazie ai miei partner che in questi anni hanno creduto in quello che ho creato e hanno voluto far crescere il mio lavoro fino a raggiungere una vera presenza globale.
Prima di tutto grazie a mio fratello e partner Ash: è stato un periodo veramente incredibile e tutto ciò è stato reso possibile grazie ai nostri sforzi collaborativi, yin e yang, fratello e fratello, manager e artista. Avrò sempre nel cuore questo pezzo di strada con te, non importa dove ci porterà da qui. Potrei scrivere di più ma il nostro viaggio deve ancora finire.
Grazie a tutti alla At Night, un grazie speciale a tutti quelli che hanno fatto parte del team dal primo giorno, perché senza il vostro lavoro non sarei stato qui.
Avicii prosegue poi con una lunga lista di rigraziamenti, tra cui spiccano alcuni produttori come Carl Vernersson, Filip Holm, Marcus Lindgren, membri dell’etichetta, Johnny Tenander, Per Sundin, Max Hole, e poi Robb Harker, Malik Adunni, David Brady, Andrew Mckeough, Rob Woo e Felix Alfonzo che, dice il dj, lo hanno “aiutato a capire come si fa un tour nel modo più funzionale possibile per un ragazzo della mia età”.
Grazie Semi Baddredine per il sostegno personale, le chiacchiere e l’aiuto a crescere. Ho la strana sensazione che potrei essere morto se non ci fossi stato tu e per questo ti vorrò sempre bene e ti sosterrò.
Poi il pensiero va, inevitabilmente, ai fan.
Ultimo, ma non meno importanti, grazie ad ogni singolo fan che abbia mai comprato un biglietto o sia entrato di straforo, che abbia comprato una canzone o l’abbia scaricata, scritto commenti positivi o odiosi. Sono le vostre idee e pensieri sulla musica che mi hanno aiutato a crescere e vi devo veramente tutto.
La mia strada è stata ricca di successi, ma ci sono stati anche i singhiozzi. Sono diventato adulto mentre crescevo come artista, sono arrivato a conoscermi meglio e ho capito che c’è molto che voglio fare nella mia vita. Ho molti interessi in campi differenti, ma pochissimo tempo per esplorarli bene.
Quindi Avicii spiega i motivi che l’hanno indotto alla scelta del ritiro.
Due settimane fa mi sono preso del tempo per viaggiare negli States con degli amici e il team, solo per vedere e pensare alle cose in un modo nuovo. Mi ha aiutato a capire che dovevo necessariamente fare quel cambiamento con cui stavo lottando da un po’.
Le mie scelte e la mia carriera non sono mai state guidate dalle cose materiali, anche se sono grato a tutti per le opportunità e gli agi che il successo mi ha permesso. So che sono fortunato a viaggiare per il mondo e a suonare, ma ho pochissimo per me, per la vita della persona oltre all’artista.
Dalle sue ultime parole, però, trapelava la volontà di occuparsi ancora di musica, seppur dietro le quinte.
Non smetterò mai con la musica, continuerò a parlare coi miei fan attraverso di lei, ma ho deciso che questo 2016 sarà l’anno del mio ultimo tour e degli ultimi concerti. Vediamo di finire con un botto!
Una parte di me dice ‘mai dire mai’, potrei tornare… Ma di sicuro non presto.
Anche l’ex fidanzata Emily Goldberg ha postato alcune foto risalenti all’epoca del loro amore, attirandosi però anche numerose critiche dai fan, che pensano siano un mancanza di rispetto per la privacy del giovane dj scomparso.
‘Dai, tesoro, non ti arrendere. Scegli me, e ti mostrerò il mio amore’. Questo è il testo di una canzone che Tim ha scritto per me. Spero di esserne all’altezza. Nei due anni in cui siamo stati insieme, è stato il mio confidente più vicino e il mio migliore amico. Ora non posso guardare Bear [il loro cane, ndr.] senza sapere che non vedrò mai più la sua faccia. Sto ancora raccogliendo i miei pensieri e grazie per tutte le tue parole e i tuoi testi gentili. Svegliami quando è tutto finito, perché non voglio pensare che tutto ciò sia reale.
Per questa scelta, come scrive Il Fatto Quotidiano, Emily ha ricevuto molte critiche dai fans di Avicii, a cui non è piaciuta la pubblicazione di chat private, interpretata come una mancanza di rispetto nei confronti del dj scomparso.
Tim Bergling ha iniziato a fare musica a 18 anni, scrivendo e remixando canzoni nella sua camera da letto per poi pubblicarle gratuitamente prima in un blog di musica elettronica svedese, poi nel suo profilo di Myspace. È stato scoperto nel 2008 da Ash Pournouri, che è diventato il suo manager fino al dicembre 2016.
Avicii in sanscrito vuol dire letteralmente “senza onde”, e rappresenta l’ultimo livello dell’inferno per i buddisti.
Il ventottenne dj, del resto, è considerato il “padre” di un nuovo genere musicale, l’Edm (Electronic Dance Movement), e, in una carriera di appena otto anni (è stato scoperto nel 2008 dal manager Ash Pournouri) è riuscito a vincere due MTV Music Awards, un Billboard Music Award, oltre a guadagnarsi due nomination ai Grammy.
Avicii nell’ottobre del 2012, ad appena 23 anni, raggiunge il terzo piazzamento nella Top 100 DJ’s di DJ Magazine. Nel 2016, però, il dj annuncia il ritiro dai tour.
Il 30 marzo 2018 è uscito per Netflix un documentario su di lui, Avicii: True Stories, in cui sono intervenuti alcuni colleghi, come David Guetta, Wyclef Jean o Chris Martin.
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