"Perché da donna trans voglio mantenere il nome Tommy": la scelta di "Ryan" di 13
Tommy Dorfman, star di 13, fa il suo coming out come donna trans, e spiega anche perché sceglie di mantenere il nome maschile.
Tommy Dorfman, star di 13, fa il suo coming out come donna trans, e spiega anche perché sceglie di mantenere il nome maschile.
Per fortuna anche nello star stystem sempre più celebrity stanno facendo coming out come persone omosessuali o transessuali, dimostrando come in quel settore lo stigma verso la comunità LGBTQ+ si stia pian piano sgretolando, a differenza di altri, ad esempio quello sportivo, dove non molti atlete e atleti scelgono di rivelarsi.
Dopo Elliot Page, diventato uno dei rappresentanti più forti ed emblematici della comunità, oggi è Tommy Dorfman a fare il proprio coming out, spiegando di sentirsi una donna transgender da circa un anno.
Intervistata dal Time, l’attrice di 13, in cui interpreta Ryan Shaver, ha dichiarato:
È divertente dire di fare coming out, perché non sono ‘venuta fuori’ da nessuna parte. Considero questa come una reintroduzione di me come donna, dopo aver fatto una transizione medica. Il coming out è sempre visto come una grande rivelazione, ma io non sono mai ‘uscita’. Oggi si parla di chiarezza: sono una donna trans. I miei pronomi sono lei/ella. Mi chiamo Tommy.
Tommy, del resto, non ha mai “nascosto” nulla, tanto che su Instagram il suo percorso di transizione si è sempre potuto vedere chiaramente, senza alcuna censura.
Grazie, @time, per questo spazio, @torreyadora per aver scritto questa storia e @gizellehernandez per queste immagini. Sono particolarmente grata ad ogni singola persona trans che ha percorso questa strada, ha abbattuto le barriere e ha rischiato la vita per vivere autenticamente e radicalmente se stessa prima di me. Grazie a tutte le donne trans che mi hanno mostrato chi sono, come vivere, celebrarmi e prendere spazio in questo mondo.
Tommy ha anche spiegato la scelta di mantenere il nome, genericamente indicato come maschile:
Prendo il nome dal fratello di mia madre che è morto un mese dopo la mia nascita, e mi sento molto legato a quel nome, a uno zio che mi ha abbracciato mentre stava morendo. Questa è un’evoluzione di Tommy. Sto diventando più Tommy.
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Ho vissuto in quest’altra versione del coming out in cui non mi sento abbastanza sicura per parlarne, quindi lo faccio e basta – ha detto al Time – Ma riconosco che la transizione è bella. Perché non lasciare che il mondo veda com’è?
Così ho tenuto, su Instagram, una capsula del tempo diaristica, invece, che mostra un corpo che vive in uno spazio più fluido. Tuttavia, ho imparato come persona pubblica che il mio rifiuto di chiarire può spogliarmi della libertà di controllare la mia narrazione. Con questa transizione medica, c’è stato un discorso sul mio corpo, che si è fatto sempre più opprimente. Così, recentemente ho guardato agli esempi di altri che hanno fatto coming out come trans. C’è la versione che non potevo davvero permettermi di fare, cioè sparire per due anni e tornare con un nuovo nome, una nuova faccia e un nuovo corpo. Ma non è quello che volevo.
È impossibile per me separare la mia transizione personale da quella professionale, perché il mio corpo e il mio viso sono legati alla mia carriera. Sono conosciuto soprattutto per aver interpretato un poeta gay stronzo in una serie, e temevo che, facendo la transizione nella mia vita personale, avrei perso ogni possibilità di carriera. Ma non sono più interessata a interpretare personaggi ‘maschili’, tranne forse in un modo in cui ‘Cate Blanchett interpreta Bob Dylan’. A volte devi solo dire: ‘No, questo è solo quello che sono’.
Conosciuta al grande pubblico per il ruolo di Ryan in 13, Tommy ha recitato anche in Jane the Virgin, Insatiable, Love, Victor e L’amore ai tempi del corona.
Dal 2016 è sposata con il fidanzato Peter Zurkuhlen.
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