Chi è Junior Cally, il rapper che insulta e ammazza le donne nelle sue canzoni
Un inno al femminicidio in un brano di due anni fa: Junior Cally sotto la lente di ingrandimento, è giusto partecipi al Festival di Sanremo 2020?
Un inno al femminicidio in un brano di due anni fa: Junior Cally sotto la lente di ingrandimento, è giusto partecipi al Festival di Sanremo 2020?
Junior Cally è al centro di una vasta protesta. La sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 con il brano No, grazie – un brano politico, definito antipopulista – potrebbe essere in forse: in tanti chiedono la sua esclusione, per via di vecchi testi sessisti e dei versi che inneggiano al femminicidio.
Uno in particolare, quello di Strega che, con annesso video, in queste ore è passato al setaccio di opinionisti e utenti social. Nel videoclip, in un punto, si mostra una donna legata a una sedia con una busta in testa, mentre il rapper pronuncia le parole
Lei si chiama Gioia, ma beve poi ingoia
Balla mezza nuda, dopo te la dà
Si chiama Gioia perché fa la tro*a
Sì, per la gioia di mamma e papà
Questa frate’ non sa cosa dice
Porca tro*a, quanto cazzo chiacchiera?
L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa
C’ho rivestito la maschera.
Il video in questione risale al 2017 – non troppo tempo fa, tra l’altro è stato l’anno dei #MeToo e quindi di un passo in avanti nella sensibilizzazione contro la violenza di genere. È un tempo sufficiente per dire che Junior Cally abbia voltato pagina, che sia tutto nel passato? Si può pensare che sia il rap come genere a perpetuare determinati stereotipi misogini?
Junior Cally per il momento non si è pronunciato sulla polemica del momento, affermando al Quotidiano che Strega rientra nella sua libertà artistica, come ha fatto per esempio Eminem con Stan o Stanley Kubrick che in Arancia Meccanica mostrò più stupri feroci. Ha invece parlato del fatto di essere stato arrestato e condannato per furto, avvenimento che viene accennato nel brano Dedica.
Non rinnego niente di me – ha detto – ma non vado certo fiero dei miei sbagli. Ho fatto una bravata, una cavolata, ma non sono un gangster.
Non si sa se Amadeus deciderà di fare un passo indietro con Junior Cally – soprattutto perché è stato il conduttore, a sua volte, al centro di una polemica per alcune frasi sessiste pronunciate durante la conferenza stampa di presentazione di Sanremo. I toni sui social si scaldano e sono molte le personalità della cultura e del femminismo che si interrogano se in effetti sia il caso di far esibire e gareggiare il rapper.
Ecco chi è Junior Cally – si legge sulla fanpage Facebook di Lunàdigas, progetto di sostegno alle donne – uno dei “big” scelti da Amadeus (?!) per Sanremo.
Ci sarà chi invocherà la libertà dell’arte, chi lo spauracchio della censura. C’è chi dirà che abbiamo visto e sentito di peggio.
Tutto vero.
Il punto è che in questo caso si poteva scegliere, e si è scelto di portare sulla rete ammiraglia Rai, sulla televisione pubblica, chi si fa portavoce di un linguaggio e di un pensiero estremamente violento nei confronti delle donne.
Per carità, i testi di questo ‘poeta contemporaneo’ sono infarciti di rabbia e violenza un po’ verso chiunque, come insegna quasi tutta la narrazione sull’adolescenza incazzata, ribelle e contro tutto.
Peccato che questo soggetto, a differenza del pubblico che lo segue, gli anni dell’adolescenza li abbia passati già da un pezzo. Ma non per questo smette di lucrare facendo leva sugli istinti più bassi e vomitevoli dell’animo umano.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire la storia e la carriera di Junior Cally.
Il brano di Junior Cally a Sanremo è stato definito un brano antipopulista, che si scaglia contro i “due Mattei”, ossia Matteo Renzi e Matteo Salvini.
La scelta – ha detto il rapper al Quotidiano – nasce dalla consapevolezza, comune a tanti altri ragazzi, che questa classe politica non ci appartiene. Il rap è protesta. E il mio pezzo, al di là delle sonorità roccheggianti, è ultra-rap perché punta il dito contro una politica da social fatta di meme, di tweet, di post, che mirano alla pancia e non alla testa del Paese.
Il secondo e ultimo album di Junior Cally è uscito nel 2019 e si intitola Ricercato. Il disco si avvale di collaborazioni prestigiose, come quelle di Clementino e Livio Cori, scalando in breve le classifiche di vendita.
Il suo primo disco esce nel 2018 e racconta della sua rivincita, della seconda possibilità avuta nel mondo dello spettacolo. Grazie al successo riscosso con questo primo album, Junior Cally firma un contratto con la Sony.
Junior Cally inizia la sua attività di rapper nel 2017, con i singoli Alcatraz e Magicabula.
A 20 anni partecipò a un concorso di freestyle, con il nome di Socio, ma non ebbe successo, decidendo quindi di accantonare il rap. Fino al 2017 almeno.
Non si sa perché Junior Cally indossi la maschera, spiega Open. All’inizio era solo una maschera antigas – che nel video di Strega è decorata con i loghi Louis Vuitton, per esempio – adesso è talvolta poco più di un passamontagna. In un video racconta di aver un messaggio legato all’avere una maschera, ma non si comprende bene quale sia questo messaggio.
Fino a poco tempo fa, Junior Cally non si era mai tolto la maschera. Oggi si conosce il suo vero volto e il suo vero nome, quello di Antonio Signore.
Nel 2019 Junior Cally ha pubblicato un’autobiografia dal titolo Il principe – È meglio essere temuto che amato in cui racconta la sua storia.
Classe 1991, ha sempre vissuto nell’hinterland romano. Da piccolo gli fu diagnosticata la leucemia, che non aveva però: nel suo libro racconta di aver sviluppato da allora un disturbo ossessivo compulsivo.
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