Come saranno i vip da vecchi (e cosa rischiamo giocando con FaceApp)

Come saranno i vip da vecchi (e cosa rischiamo giocando con FaceApp)
Fonte: Instagram @ chiaraferragni
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FaceApp ha contagiato anche i vip. Sono tantissime le celebrità che non hanno resistito a un tuffo nel futuro per vedere come saranno da vecchie: da Chiara Ferragni e Fedez a Simona Ventura, passando per Enrico Nigiotti, Aurora Ramazzotti e perfino Alessandro Gassman – che ha notato una certa somiglianza con il meraviglioso papà Vittorio, oggi scomparso.

I vip hanno postato le foto ritoccate con FaceApp – l’applicazione che consente di aggiungere un filtro di invecchiamento ai propri scatti – sui propri canali social, Instagram in particolare, che per qualche ora si è riempito di rughe e capelli bianchi o grigi. Perché in fondo quest’applicazione è anche rassicurante: non solo arriveremo alla vecchiaia (e magari, utopia, alla pensione, tanto che qualcuno ci scherza perfino su) ma ci arriveremo anche con tutti i capelli, il che non sarebbe poi così male.

Non bisogna però dimenticare che quest’app funziona proprio come tutte le altre. Il gioco dell’invecchiamento di FaceApp – così come il ringiovanimento, il cambiamento di sesso e tutti i filtri possibili – è divertente, ma vi sono anche dei rischi connessi.

Ogni volta che usiamo un’applicazione anche solo per giocare, rischiamo di condividere dei dettagli della nostra vita privata con terze persone, sia perché condividiamo con l’app nome e altri dati potenzialmente sensibili, sia perché come in questo caso, condividiamo la nostra immagine. Siamo noi stessi, in altre parole, a mettere a repentaglio la privacy e la sicurezza della nostra vita privata, cedendo al fascino della curiosità e di un giochino. Senza contare che quegli scatti potrebbero essere utilizzati da altri per creare profili social falsi.

Ma in questi giorni FaceApp è tanto di moda e quindi tuffiamoci in questa gallery, che è composta da un excursus delle celebrità “da vecchie”, o meglio come tali le immagina quest’applicazione.