“Non è mica San Lorenzo, non ci sono stelle pazze, su ‘sta piccola città” canta Ligabue. Eppure, San Lorenzo a parte, anche la notte tra il 13 e il 14 dicembre sarà una delle migliori per osservare le stelle cadenti, sapendo dove guardare. L’Unione Astrofili Italiani (Uai) ha rilevato infatti che questa e la notte tra il 14 e il 15 dicembre registreranno il picco delle stelle cadenti dette Geminidi, che potranno essere osservate guardando in direzione della costellazione dei Gemelli (da qui il nome).

Le prime ore del mattino sono le favorite per avere cadute meteoritiche particolarmente dense e brillanti ma già prima della mezzanotte il radiante sarà molto alto dall’orizzonte e, in effetti, lo sciame è molto disperso e sono del tutto possibili cadute interessanti in qualunque ora della notte – spiega il sito ufficiale dell’Uai – per osservare visualmente o con pose con macchina fotografica e obbiettivo a largo campo su cavalletto orientarsi nella regione compresa tra 50 gradi ad Est e 50 gradi ad Ovest dal punto di radiante.

Questo sciame meteorico apparirà alla vista, nuvole permettendo, come una serie di improvvise scie luminose color giallo tenue e Google ha dedicato all’evento un doodle ad hoc che, con una serie di vignette illustrate, spiega la causa e l’origine del fenomeno. Le Geminidi sono infatti causate da Fetonte (3200 Phaethon), un asteroide scoperto negli anni Ottanta la cui orbita entra periodicamente in collisione con Mercurio, Venere, Marte e la Terra. I detriti provocati dal suo passaggio si incontrano con la Terra proprio in questo periodo ed entrando in contatto con l’atmosfera terrestre generano una combustione che li illumina provocando le caratteristiche scie.

Non si tratta dunque di vere e proprie “stelle cadenti” come siamo abituati a definirle ma di uno sciame di meteoriti come il più famoso delle Perseidi, che si verifica la notte di San Lorenzo. Un telescopio non sarà fondamentale per godersi lo spettacolo: basterà allontanarsi quanto possibile dal centro abitato per raggiungere un’area meno densa di inquinamento luminoso e volgere lo sguardo verso Nord-Ovest della Cintura di Orione.

Il 2018 infatti dovrebbe essere un anno fortunato per l’avvistamento delle Geminidi: questa notte ci troveremo in fase di Luna nuova che sarà già tramontata dopo il crepuscolo e permetterà, intorno alle 2 di notte, di godersi la parte migliore dello spettacolo con uno sciame che potrebbe contare fino a 100 meteore in un’ora. 

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