"È stata solo una bravata. Si risolverà tutto": le frasi dei genitori degli influencer dopo l'incidente

Le prime testimonianze dello schianto tra il Lamborghini Urus noleggiato dal gruppo The Borderline e la Smart ForFour su cui viaggiava il piccolo Manuel, morto all’età di 5 anni a causa del tragico incidente.

Nella giornata di mercoledì 14 giugno 2023, un gruppo di youtuber, The Borderline, viaggiava a tutta velocità a bordo di un Lamborghini Urus che si è schiantata contro la Smart ForFour in cui si trovava Manuel Proietti, un bimbo di 5 anni morto a causa dell’incidente. La madre, Elena Uccello, e la figlia minore, si trovavano sulla stessa vettura del piccolo e, al momento, sono ricoverate in ospedale. Nelle ultime ore, numerose persone si sono radunate intorno al luogo della disgrazia per lasciare un segno di affetto e, nel frattempo, i carabinieri stanno proseguendo con i rilievi del caso.

Secondo le prime testimonianze, come riportato da La Repubblica, poco dopo l’incidente, avvenuto verso le 15:45 in via di Macchia Saponara, a Casal Palocco (Roma), il dirigente dell’asilo nido frequentato dallo stesso Manuel, situato a 150 metri dal punto dello schianto, è riuscito a sentire le parole pronunciate dai genitori degli youtuber: “Abbiamo sentito che rassicuravano i figli”, ha esordito l’uomo, ancora sotto shock: “E gli ripetevano che era stata solo una bravata, che si sarebbe risolto tutto”.

Tra i fiori bianchi e i peluche lasciati al lato della strada, è stata raccolta anche la testimonianza di una mamma che, piangendo, ha raccontato di aver assistito in prima persona alla scena dell’incidente proprio perché, poco prima dello schianto, stava guidando in via di Macchia Saponara:

Ho svoltato prima da questa strada, Elena era dietro di me con la sua smart. Mi sono salvata per un secondo, poi ho percepito che l’aria si è spostata. E ho sentito quel botto tremendo.

Secondo le prime ricostruzioni, i The Borderline stavano girando una challenge in cui dovevano guidare per 50 ore il fuoristrada che avevano noleggiato da SkyLimit per €1500 al giorno. Matteo Di Pietro, 20 anni e founder del gruppo, si trovava alla guida del veicolo e, al momento, è indagato per omicidio stradale.

I primi rilievi della polizia hanno riportato che il Lamborghini Urus stava viaggiando alla velocità di 110 chilometri orari in una via a doppio senso. Inoltre, il conducente è stato sottoposto al test antidroga ed è risultato lievemente positivo ai cannabinoidi. Il ragazzo, pertanto, potrebbe aver consumato la sostanza nei giorni precedenti all’incidente e, proprio per questo, non è ancora scattato l’arresto.

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