"Mia madre Virginia Sanjust cacciata dagli ospedali in piena crisi psicotica"

Giancarlo Armati, 25 anni e figlio dell'ex annunciatrice Rai, ha raccontato quello che è successo a sua madre ieri, lunedì 16 ottobre 2023, quando la 46enne è stata condannata in direttissima a 2 mesi e 20 giorni di carcere: "Aveva bisogno di cure e sostegno (...) ma invece è stata, come sempre, cacciata via".

“Mia mamma, Virginia Sanjust di Teulada, si è ritrovata da sola, con i suoi problemi, in una zona periferica di Roma, tra le campagne, mentre frugava in una macchina. Ed è stata arrestata e condannata. Questo non è possibile”. Con queste parole Giancarlo Armati, 25 anni e figlio dell’ex annunciatrice Rai, ha raccontato a Repubblica quello che è successo a sua madre ieri, lunedì 16 ottobre 2023, quando la 46enne è stata condannata in direttissima a 2 mesi e 20 giorni di carcere per essere stata sorpresa a frugare dentro a una Smart vicino a via Flaminia.

Virginia Sanjust si trovava in quella zona di Roma perché poche ore prima si era recata, di sua spontanea volontà, presso il Reparto di Psichiatria dell’Ospedale Sant’Andrea, “Nel pieno di una crisi psicotica acuta”, come ha spiegato Armati al giornalista Andrea Ossino:

Per me è un passo in avanti, aveva un problema è si è rivolta ai medici senza che nessuno la forzasse. Ai sanitari ha chiesto di poter fare una doccia. Ma è logico che si trattava di una scusa. Dietro la richiesta di un bagno c’era evidentemente una persona che aveva maturato la decisione di richiedere sostegno e cure ad un reparto specializzato di un ospedale dove la conoscono bene e dove avrebbe dovuto ricevere cure e sostegno. Invece, come sempre, il nulla.

Con quel ‘nulla’ Giancarlo Armati intente come la madre non abbia ricevuto sostegno, ma anzi, sia stata mandata via dall’ospedale perché nessuno della famiglia era andato a prenderla:

Un dirigente medico del reparto psichiatrico ha chiamato diversi familiari. Prima me, poi mia nonna e dopo mia zia. Era irritata e chiedeva di venire a prendere immediatamente Virginia, come fosse un pacco indesiderato e non una paziente bisognosa. Io però ero in Toscana e non sono potuto andare. Non è andato nessuno. E così è stata fatta allontanare. Ancora una volta.

Ora la condanna del tribunale, a pochi giorni da un’assoluzione in appello per tentata estorsione. Nel marzo del 2020, infatti, secondo l’accusa Virginia Sanjust avrebbe chiesto una decina di euro alla nonna, l’attrice Antonietta De Pascale (in arte Antonella Lualdi), deceduta lo scorso agosto: al rifiuto della donna l’ex annunciatrice pare avrebbe reagito distruggendole l’appartamento. Quello di ieri in via Flaminia non è il primo guaio giudiziario, quindi, ma come dice Giancarlo Armati, anche amministratore di sostegno di sua madre “La storia bisogna raccontarla tutta”, perché non è possibile che “Una paziente psichiatrica è stata mandata a casa. Una donna che a suo modo ha chiesto l’aiuto dei medici nel
momento del bisogno è stata fatta allontanare da un ospedale”.

È deluso Armati, che da quando la madre ha iniziato a stare male, segue la sua salute mentale e i suoi processi, deluso da un sistema che “Non accoglie, non cura, non aiuta, ma al contrario condanna chi ha evidente bisogno e necessità”.

Dopo essere stata abbandonata, è andata vagando fino a che non è stata intercettata dalle forze dell’ordine mentre rovistava in una Smart. A quel punto è stata arrestata, condotta in Tribunale, giudicata e condannata in direttissima per essere nuovamente abbandonata in mezzo a una strada. (…) Ieri mia madre aveva bisogno di cure e sostegno, umilmente li ha richiesti, ma invece è stata, come sempre, cacciata via e abbandonata al suo destino. Non è questa la classe medica che conosco. Ci sono dottori e operatori meravigliosi, ma non sono certamente questi. Vorrei che qualcuno intervenisse in sua tutela, anche all’interno della stessa struttura Ospedaliera. Mia madre ha bisogno di un aiuto dei medici, non di una condanna di un tribunale.

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