"Giulia mi diceva 'Filippo non farebbe male a nessuno'" le parole di Gino Cecchettin

Alla presentazione della campagna #nessunascusa alla Luiss di Roma il padre di Giulia Cecchettin ricorda le parole che la figlia gli diceva sul suo femminicida e non si dà pace al pensiero che sia morta da sola.

Mentre il processo a Filippo Turetta, femminicida di sua figlia, entra nel vivo, Gino Cecchettin è stato nominato presidente dell’Osservatorio contro la violenza sulle donne approvato in Veneto con legge votata all’unanimità del Consiglio Regionale; mentre alla presentazione della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne #nessunascusa, promossa alla Luiss di Roma a pochi giorni di distanza dalla nascita della Fondazione Giulia Cecchettin – di cui è entrata a far parte anche Federica Pellegrini – il padre della ragazza uccisa dall’ex nel novembre del 2023 è tornato a parlare, confidando qualcosa che la figlia gli diceva spesso.

“Quando parlavo con Giulia, premevo affinché chiudesse anche il rapporto di amicizia, ma lei mi diceva: ‘Papà, Filippo non farebbe male a nessuno’. Per mesi ho sognato che arrivavo a Fossò dove Giulia ha sperimentato quello che sappiamo, la caricavo in macchina e la salvavo. In quei momenti pensavo a cosa scatenava questo. Io cerco sempre di empatizzare con tutti anche con chi mi ha creato dolore perché da papà ti dai tante colpe, pensi di non aver fatto abbastanza”.

In particolare, Gino Cecchettin non si dà pace per la solitudine in cui è morta sua figlia: “Faccio il confronto con la morte di mia moglie, che è morta in casa tra le mie braccia, ma nell’ultimo istante di vita ha aperto gli occhi e ha visto me ed Elena e c’è stato un po’ di gioia nel vedere i suoi affetti. Mi addolora immensamente che Giulia non abbia potuto vedere nei suoi ultimi istanti di vita qualcuno che amava vicino a lei.

Però bisogna andare avanti – aggiunge – Uno dei momenti più belli è stata la prima riunione del collettivo della Fondazione in cui non credevo molto inizialmente: mi ero lanciato in questa sfida, ma vedevo delle difficoltà oggettive. Ma alla prima riunione ho visto qualcosa concretizzarsi e mentre salivo le scale dell’ufficio, tornando dalla riunione con le persone che mi stavano dando una mano, mi è scesa una lacrima di gioia, per la prima volta da Giulia”.

In concomitanza con la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera Gino Cecchettin ha risposto anche alle parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha correlato l’aumento dell'”immigrazione illegale” con la violenza di genere.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!