Giorgia Crivello ha annunciato pochi giorni fa di avere perso il bambino che aspettava da Stefano Laudoni. L’influencer non aveva parlato prima ai suoi follower della gravidanza, con l’idea di poter uscire allo scoperto una volta superati i canonici tre mesi, che in genere sono considerati quelli più a rischio. E invece in occasione di quella che avrebbe dovuto essere una visita di controllo lei e il cestista hanno scoperto che il cuore del nascituro non batteva più.

Vi scrivo queste parole poiché ormai era chiaro a molti che fossi in gravidanza. Se ne parlava, e tanti hanno capito e soprattutto il mio corpo è cambiato così rapidamente da rendere abbastanza evidenti le cose – aveva scritto lei sul suo profilo social, inserendo il testo su uno sfondo nero con un punto bianco per esprimere meglio le sue sensazioni -. Non mi sono espressa pubblicamente semplicemente perché ancora a rischio essendo sotto il primo trimestre e non avendo fatto ancora degli esami importanti”.

La 33enne ha ora dovuto sottoporsi all’operazione per il raschiamento, richiesta dopo un aborto e ne ha approfittato per condividere il suo dolore con chi la segue. “È andata… sto “bene”. Qui al San Gerardo mi sono sentita protetta e capita… (le due Giulie, Valentina, Claudio, Giuliana, Alice e Isabella, la dottoressa che mi ha operata)… fa male, più che altro al cuore ma purtroppo va affrontata e custodita dentro per sempre” – così inizia il suo messaggio.

A quel punto Giorgia Crivello si è rivolta al suo bambino, oltre ad avere un pensiero per le donne che come lei hanno vissuto questa brutta esperienza: “Diciamo che adesso abbiamo un angelo custode in più che veglierà su di noi. Oggi c’è stata una bellissima giornata di sole e questo mi ha fatta stare meglio… Dedico questo post a tutte le Mamme Arcobaleno come me, siamo una legione, tante, troppe. Loro lo sanno, non c’è bisogno di dire niente. Grazie a tutti per la vostra vicinanza, che non mi aspettavo così forte. Grazie veramente con tutta me stessa. La vostra gatta pazza” – ha concluso, accompagnando le sue parole con uno scatto dal letto d’ospedale.

 

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