Giorgia Soleri ha partecipato alla manifestazione a Roma di Non una di meno con il fidanzato Damiano David per chiedere il riconoscimento di malattie come endometriosi e vulvodinia.

Giorgia Soleri si è sempre distinta per le sue attività legate alla causa femminista, e questa la riguarda da vicino. Infatti, la modella ha più volte raccontato di soffrire di endometriosi e vulvodinia, malattie non molto conosciute e raramente diagnosticate.

Insieme al fidanzato Damiano David, cantante dei Maneskin, è scesa in piazza a Roma con Non una di meno per chiedere allo Stato di riconoscere come patologie croniche e invalidanti vulvodinia, neuropatia del pudendo e fibromialgia, oltre che maggiore assistenza a chi soffre di endometriosi.

Queste malattie, infatti, non sono facilmente diagnosticate a causa di scarsi finanziamenti e mancanza di formazione professionale. Giorgia Soleri ha spiegato questa grave situazione medica in un post pubblicato su Instagram.

“La colpa è anche di un sistema medico che sottovaluta e nega costantemente il dolore delle donne e delle persone AFAB, minimizzandolo e giudicandolo normale”, ha scritto Giorgia nel post.

Le donne che soffrono di queste malattie, diverse tra loro ma ugualmente invalidanti, non ricevono esenzioni e sono così costrette a pagare di tasca propria le visite specialistiche e i farmaci.

La manifestazione di Non una di meno tenutasi a Roma è un passo avanti nella sensibilizzazione e il riconoscimento di queste malattie, molto poco conosciute e di cui c’è scarsa informazione, persino tra i medici. Eppure, “la vulvodinia colpisce 1 donna su 7“, come si legge anche nei cartelli portati dalle manifestanti.

Giorgia Soleri ha ampiamente parlato di queste malattie, raccontando del suo percorso per la diagnosi della vulvodinia e l’endometriosi. La modella e influencer ha anche condiviso la sua condizione dopo l’intervento a cui si è sottoposta lo scorso agosto per l’endometriosi.

Insieme alle manifestanti di Non una di meno, Giorgia e Damiano hanno dato un bellissimo messaggio di sensibilizzazione verso questi problemi ancora troppo sottovalutati.

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