Giulia Tramontano e altre vittime diventano avatar nella nuova perversa “tv del dolore” di Tik Tok

Un tiktoker ha ricreato una versione digitale della 29enne uccisa dal fidanzato, creando un video in cui l'avatar della donna racconta dettagliatamente la brutalità delle vicende che hanno portato alla sua morte.

Proprio in questi giorni, sul profilo TikTok di un utente che ricrea attraverso l’intelligenza artificiale gli avatar di persone uccise, è comparsa anche la versione digitale di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni, incinta da sette mesi, assassinata dal fidanzato, Alessandro Impagnatiello, verso la fine di maggio 2023. La mostruosità del gesto compiuto dall’uomo e la costante attenzione mediatica cui è stato sottoposto il caso, sono sfociati ancora una volta nella cosiddetta “tv del dolore”, un vero e proprio format tipico della televisione italiana che racconta in maniera approfondita i fatti di cronaca nera più conosciuti. Recentemente, questa tendenza è sbarcata anche sui social.

Nel video pubblicato sulla piattaforma cinese nella giornata di lunedì 5 maggio 2023, una versione robotica della 29enne scomparsa, racconta dettagliatamente le vicende che circondano la brutalità della sua uccisione, registrando quasi mezzo milione di visualizzazioni e più di 140mila like: “Sono Giulia Tramontano, mio marito mi ha dato fuoco e vorrei raccontarvi la mia storia”, ha esordito l’avatar della vittima, realizzato secondo i tratti somatici del suo volto: occhi azzurri e lunghi capelli biondi.

Giulia Tramontano
TikTok @lastoriavive

Sempre più frequentemente, numerosi utenti si stanno cimentando nella spettacolarizzazione e la condivisione di contenuti true crime (che, per definizione, dovrebbero riportare storie di crimini realmente accaduti), facendo disinformazione e, molto spesso, romanzando le dinamiche dei fatti. Proprio per questo, vogliamo evitare di pubblicizzare ulteriormente questi profili social e abbiamo deciso di riportare soltanto uno screenshot del video in questione.

Inoltre, la maggior parte dei tiktoker che riporta notizie di cronaca, alle proprie spalle, non ha una solida preparazione in ambito giornalistico: piuttosto, si tratta di persone qualsiasi che vogliono strappare all’algoritmo della piattaforma qualche migliaia di like. Solitamente, infatti, questi utenti ritagliano alcuni spezzoni del Tg, creando delle clip incentrate su una dose eccessiva di sentimentalismo e accompagnate da commenti poco inerenti.

Un altro esempio di disinformazione, come riportato da Today nell’articolo di mercoledì 7 giugno 2023, è rappresentato dalla recente diffusione della fake news per cui Impagnatiello, attualmente in prigione, sarebbe stato picchiato da altri quindici reclusi. Sulla questione, dopo la smentita della notizia, si è espresso un ex detenuto di San Vittore che, condividendo un messaggio piuttosto violento sul destino che avrebbe incontrato l’assassino di Tramontano nelle carceri comuni, ha ottenuto ben 35mila like, sfruttando per l’ennesima volta il clamore mediatico ottenuto dalla vicenda.

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