Con le feste di Natale e di fine anno ormai imminenti, la curva dei contagi Covid in pericolosa risalita e la variante Omicron che preoccupa sempre più, il Governo potrebbe mettere al vaglio una serie di nuovi provvedimenti che, pur non portando a chiusure totali come accaduto lo scorso inverno, potrebbe introdurre nuove restrizioni e indicazioni anche per i vaccinati.

Si saprà qualcosa di più solo dopo la riunione convocata per giovedì 23, ma intanto le ipotesi cominciano a circolare, e riguardano soprattutto Green Pass e tamponi, soprattutto considerando che gli studi più recenti sembrano ormai definitivamente confermare che la copertura vaccinale si riduca notevolmente dopo cinque mesi.

Pare perciò si stia pensando a una riduzione della durata del Green Pass, che dai nove mesi attuali passerebbe a sette, anche se c’è qualcuno, come il ministro Brunetta, che spinge addirittura per portarne la validità a cinque mesi; nei giorni di festa, a partire dal 27 dicembre, dove i rischi di assembramento sono più elevati, il Governo potrebbe poi introdurre l’obbligo di un tampone anche per i possessori di Green Pass rafforzato (vaccinati e guariti) per partecipare a feste ed eventi in discoteche e nei luoghi in cui non può essere mantenuto il distanziamento. Potrebbe poi essere previsto anche un filtro all’ingresso dei centri commerciali.

Negli stessi i tecnici stanno valutando l’introduzione della certificazione verde base, la stessa necessaria per accedere a treni, aerei e mezzi di trasporto.

Lo stesso Green Pass dovrebbe essere prorogato almeno fino al 31 marzo, data a cui è stato esteso lo stato di emergenza, benché il decreto sia valido fino al 15 gennaio. Nel frattempo, mentre alcuni stati europei hanno diminuito la durata dell’intervallo tra seconda e terza dose di vaccino, in Italia resta sul tavolo l’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale generalizzato, sostenuto, ad esempio, anche da Confindustria e sindacati.

Alcuni ministri stanno facendo pressioni per reintrodurre su scala nazionale anche l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, al momento necessarie sono in zona gialla, ma il premier Draghi sembra intenzionato a lasciare discrezionalità a sindaci e governatori; non sono previste misure neppure le abitazioni private, anche se i nuovi provvedimenti potrebbero essere accompagnati dalla raccomandazione a “evitare situazioni di rischio”.
C’è però chi, come il presidente della Regione Campania De Luca, ha emesso ordinanze più restrittive, vietando feste nei locali al chiuso e permettendo solo ed esclusivamente lo “svolgimento di pranzi e/o cene, nel rispetto dei protocolli vigenti […] esclusivamente in forma statica, con posti seduti e preassegnati e con obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento”.

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