La mattanza di delfini delle isole Faroe che ha scioccato il mondo (di nuovo)

Lo chiamano Grindadrap, è una pratica brutale e barbara che ogni anno massacra centinaia di delfini. Quest'anno i numeri sono particolarmente scioccanti, ma la tradizionale caccia alle Faroe prosegue, nonostante sempre più abitanti vogliano abolirla.

La chiamano Grindadrap, ed è una pratica barbara che da anni le associazioni animaliste di tutto il mondo stanno cercando tenacemente di abolire.

È la mattanza dei delfini che, ogni anno, si consuma alle isole Faroe, che tinge il mare del sangue dei poveri cetacei massacrati per tenere in vita una orribile tradizione di caccia che da secoli di svolge nel Paese.

Quest’anno il massacro è stato particolarmente atroce: oltre 1428 delfini atlantici sono stati ammazzati nello scorso fine settimana, e le immagini diffuse da Sea Sheperd, che mostrano i cadaveri dei poveri animali sulla battigia di Skalabotnur a Eysturoy, hanno scosso la comunità internazionale.

Rob Read, capo operazioni di Sea Sheperd (l’associazione si occupa del Grindadrap fin dagli anni ’80) ha rivelato al Times:

Riteniamo che questa sia la più grande caccia singola di delfini o globicefali nella storia delle Isole Faroe, la seconda più grande è stata di 1.200 globicefali nel 1940 – ed è forse la più grande caccia ai cetacei mai registrata in tutto il mondo.

La caccia è stata talmente cruenta che anche gli stessi abitanti ne sono rimasti scioccati.

“È stato un grande errore” ha detto il presidente dell’Associazione balenieri delle isole, Olavur Sjurdarberg, mentre Heri Petersen, che presiede l’associazione locale di caccia Grind nella baia in cui sono stati radunati i delfini, ha spiegato che ne sono stati ammassati troppi, mentre troppo poche erano le persone in attesa di ucciderli, e questo non ha fatto altro che prolungare la loro agonia.

“Mi viene la nausea a vedere queste cose”, “Sono imbarazzato di essere faroese”, sono i commenti che si leggono sulla pagina Facebook della tv pubblica Kringvarp Foroya, che si è occupata dell’evento; segno che, anche fra la popolazione, la disapprovazione verso questa barbarie orribile sta crescendo. La stessa tv ha infatti rivelato in un sondaggio che il 50% delle persone è contraria alla caccia dei delfini; resta invece l’80% a essere favorevole a quella delle balene.

Anche la Danimarca, cui Faroe appartiene, si è gradualmente dissociata dalla pratica, ritenendola crudele e brutale. Anche perché è piuttosto evidente che non ci siano ragioni legate alla necessità di procacciarsi il cibo, dietro la Grind; per quanto la carne del “pescato” venga condivisa tra gli abitanti e poi distribuita ai villaggi adiacenti, la gran parte resta comunque inutilizzata, e finisce con l’essere buttata. La pratica rimane dunque in vita solo come barbara tradizione, che si spera prima o poi venga abolita completamente.

 

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