Fare il poliziotto è un lavoro difficile. È pericoloso, si rischia la vita e a volte si incorre addirittura nel pregiudizio degli altri. Portare una divisa non sempre è un vantaggio, anzi a volte non lo è affatto, si tratta di una vera e propria missione. Come per tutti i lavori alcuni lo fanno bene, altri no. Ma quando lo fanno bene, lo fanno talmente bene che diventano – giustamente – eroi. Come Peter Getz di Hartfort, Connicticut, grado detective.

Oggi Peter non è più un poliziotto, ma solo perché è in pensione, ma poco meno di venti anni fa fu al centro delle cronache locali perché riuscì in una grande impresa: salvò la vita a una bimba di 5 anni, Josibelk Aponte. Ma come andò? In casa Aponte scoppiò un incendio quel 25 luglio 1998. Josi era in casa con lo zio Jofrey: lei cercò con tutte le forze di svegliarlo – forse il monossido di carbonio, purtroppo, se l’era già portato via – ma a un certo punto non ce la fece più e perse i sensi. Non ricorda tantissimo Josi, che oggi ha 23 anni. Ricorda dei flash, il fumo spesso riempire la stanza. E alla fine l’oscurità.

Sono quasi morta – racconta la giovane su quello che è stato allo stesso tempo il giorno migliore e peggiore della sua vita – ma mi è stata data una seconda possibilità. Ed è successo grazie a Peter e a tutte le autorità, a chiunque venne in aiuto quel giorno.

Mentre era svenuta – e in arresto cardiaco – Josi fu portata fuori dall’edificio dai pompieri, che la affidarono a Getz. Il poliziotto – consapevole del tempo che scorreva inesorabile – le ha praticato un massaggio cardiaco all’interno della vettura della Polizia, mentre il suo compagno poliziotto guidava verso l’Hartford Hospital.

Ho fatto quello che ero allenato a fare, quello che dovevo fare – ha rivelato il poliziotto al sito Courant – Sono il dente di una ruota, come i pompieri che rischiarono la vita per portarla fuori dall’edificio. Tutti quanti abbiamo fatto quello per cui eravamo allenati a fare quel giorno, non solo io. È il modo in cui si suppone lavoriamo, è per questo che indossiamo l’uniforme. È una di quelle cose che ti tocca il cuore e resta con te. È una situazione che possiamo controllare, della quale possiamo prevedere la riuscita. I pompieri hanno fatto il loro lavoro, io ho fatto il mio lavoro, lo staff dell’ospedale ha fatto il suo lavoro. Risultato: abbiamo ancora una bella giovane donna sulla faccia della Terra.

Il momento in cui i pompieri affidavano a Getz la ragazzina fu immortalato dal fotografo Al Chaniewski, che scattò un’immagine di Josi priva di sensi tra le braccia del tutore della legge. È un fotogramma di momenti concitati, che mostra il poliziotto togliersi con foga gli occhiali da sole per salvarla, come ha scritto una testata locale.

Poliziotto
Fonte: The Hartford Police

La piccola Josie si svegliò all’ospedale ore dopo, circondata dall’affetto dei famigliari e dalle cure degli addetti del pronto soccorso. Ma Getz quel giorno non le salvò solo la vita, le diede un futuro: lui e i suoi colleghi poliziotti organizzarono una raccolta benefica di mobili e denaro per pagare il funerale dello zio Jofrey in Venezuela. E il poliziotto regalò a Josie anche un orsetto, che lei ha conservato finora.

I due hanno mantenuto i contatti anche quando Josie ha cambiato città, anche se lui non era sicuro di poterla raggiungere se l’avesse voluto. Due anni fa, lei l’ha aggiunto su Facebook, il che ha consentito un dialogo più costante e che è culminato nell’invito a una circostanza molto importante: la sua laurea. Peter ha potuto così presenziare alla seduta di laurea (con lode) di Josi, all’Eastern Connecticut State University.

Ci sono solo pochi momenti nella vita che sono così importante – ha detto Aponte a Courant – Voglio condividere la mia laurea con tutti coloro che sono importanti per me, che ci sono stati per me e che mi hanno aiutato durante i tempi duri. Non molte persone possono o desiderano di mettere se stessi in pericolo per salvare gli altri: è per persone come Peter e tutti i nostri poliziotti e pompieri che sono ancora viva.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!