Sta indignando il post pubblicato su Facebook da Daniele Bausilio che ha denunciato il pessimo trattamento ricevuto in un lido di Napoli dove gli sarebbe stato vietato l’accesso perché gay. Lui, infatti, stando al suo racconto, si trovava con il marito all’ingresso dello stabilimento quando gli è stato detto che “non poteva entrare perché non accompagnato”:

Alla nostra spontanea e ingenua domanda: accompagnati da chi? Loro hanno risposto da donne… perché si entrava in coppia (e non era una serata a tema ma bensì una tranquillissima serata). Noi abbiamo detto che la coppia eravamo noi e da un anno anche per legge. Loro ci hanno sbattuto in faccia il fatto che per loro la coppia è formata da uomo e donna.

E ancora:

Provo una tale collera e una tale tristezza perché, dopo anni di lotta per i nostri diritti, ci ritroviamo in una situazione del genere. Ci siamo sentiti umiliati, discriminati, offesi e feriti di fronte a tale ignoranza. Chiedo il vostro aiuto per la condivisione per far sapere a più persone lo schifo e l’ignoranza che c’è ancora in giro.

Duro il commento di Monica Cirinnà, promotrice della legge sulle unioni civili, che ha giudicato “gravissima, se confermata” la notizia e ha chiesto l’intervento delle autorità locali per “ripristinare il buonsenso e la legge”.

Queste, infine, le parole del presidente di Arcigay Antonello Sannino su Facebook:

Ancora una volta una vera e propria apartheid per le persone lgbt nonostante le leggi dello Stato e la legge sulle Unioni civili. Intervenga subito la Regione, dove da mesi in VI commissione è depositata una legge regionale contro l’omotransfobia.

Si è stupito, infine, che “l’intervento dei carabinieri non ha dato una immediata risoluzione alla triste e violenta vicenda”: “Siamo pronti a sostenere i due ragazzi e pronti ad organizzare un flash mob in questi giorni presso la struttura di Bacoli in questione”.

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