Si parla sempre più spesso della sensazione di solitudine che provano le madri, che ancora oggi, troppo spesso, si vedono affidate in modo esclusivo la cura dei figli, senza venire supportate in modo adeguato dal partner, dai familiari e dalla società. Ci si aspetta dalle madri che siano in grado di gestire tutto, ma non si fornisce loro il giusto supporto. E proprio questi sono i temi alla base della campagna Invisible Mothers – The State of Invisibility dell’app Peanut, community che aiuta le proprie utenti a fare fronte alle difficoltà della maternità e che ha di recente indagato il loro stato d’animo.

Secondo i dati raccolti dal sondaggio, basato su oltre 3.600 madri che utilizzano l’app, il 79% di loro si sente invisibile, il 95% non apprezzata e sempre il 94% sostiene che, dopo aver avuto figli, la maternità sia l’unico aspetto della propria identità percepito dagli altri. Inoltre, il 99% di loro ha sostenuto di sentire la pressione sociale del dover “fare tutto”, mentre il 96% ha dichiarato di sentire che gli altri si aspettino del sacrificio da parte loro.

Sentimenti che, come dichiarato dalle partecipanti stesse, derivano dalla mancanza di empatia da parte delle persone care a loro attorno, una divisione ineguale del lavoro domestico, e dalla difficoltà di dover badare ai figli e al tempo stesso continuare a lavorare.

Inoltre, il 98% pensa che l’invisibilità abbia un pesante impatto sulla salute mentale delle madri. I sentimenti più comuni riportati sono ansia, stress, sensazione di solitudine e di perdita di identità, depressione.

Per tutto il mio quarto trimestre mi sono sentita invisibile. È un cambiamento davvero assurdo passare dal prendersi cura di se stessi alla cura di un bambino. Stavo combattendo con l’ansia ed è stato un inferno”, ha detto una di loro, come riportato dal magazine Women’s Health. “Devo fare la madre come se non avessi un lavoro e lavorare come se non avessi figli. Sono costantemente alle prese con la sensazione di ‘Non sto facendo abbastanza’”, dice un’altra.

La società deve cambiare. Le donne sono riluttanti ad affrontare i problemi con coloro che occupano posizioni di potere, il che significa che dobbiamo promuovere un ambiente in cui le donne si sentano apprezzate, supportate e disposte a dare voce ai loro bisogni”, ha detto la dottoressa Rachel Goldman, che collabora con l’app, come riportato da Women’s Health.

Non servono grandi gesti per offrire sostegno. Un genuino “come stai” o “ti penso” può cambiare in modo significativo l’umore, segnalando a qualcuno che lo riteniamo importante. Fondamentalmente, nella pratica si tratta dell’effetto farfalla: piccoli cambiamenti o azioni, come conversazioni empatiche, possono avere un impatto importante. Riconoscendo e affrontando questi problemi, possiamo iniziare a ricostruire l’infrastruttura sociale per dare veramente sostegno alla maternità.

 

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