John Travolta, la dedica al figlio Jett morto per attacco epilettico: "Non passa giorno"
L'attore non dimentica mai di ricordare il suo primogenito, nato dal matrimonio con Kelly Preston (morta nel 2020) in occasione del giorno del suo compleanno.
L'attore non dimentica mai di ricordare il suo primogenito, nato dal matrimonio con Kelly Preston (morta nel 2020) in occasione del giorno del suo compleanno.
Perdere un figlio rappresenta certamente il dolore più grande che si possa sopportare per un genitore, che tende a considerare innaturale dover andare avanti senza sapere come sarebbe cresciuto. Una sensazione simile la conosce purtroppo benissimo John Travolta, che ancora adesso soffre terribilmente per la scomparsa del suo primogenito, Jett, nato nel 1992 e morto nel 2009 in seguito a un attacco epilettico (soffriva da tempo di questo disturbo) che lo aveva fatto cadere mentre si trovava in vacanza con i genitori alle Bahamas. L’autopsia a cui poi era stato sottoposto il ragazzo aveva svelato che la causa del decesso era stata la forte crisi epilettica e non la caduta.
In occasione di quello che sarebbe stato il 32esimo compleanno del ragazzo, l’attore ha scelto di ricordarlo con una dedica dolcissima pubblicata sul suo profilo social.
“Buon compleanno mio Jetty… non passa giorno in cui tu non sia con me!“, ha scritto a corredo dello scatto l’ex protagonista de La febbre del sabato sera, dove lo vediamo insieme al figlio quando era solo un bambino e alla donna con cui era sposato, Kelly Preston. Tantissimi i messaggi di sostegno dai suoi fan. Sia l’artista sia i suoi figli non dimenticano mai di ricordarlo in occasione di questa ricorrenza che non può che essere importantissima per tutti loro.
Il figlio di John Travolta e Kelly Preston, scomparsa nel 2020 a causa di un tumore al seno che le era stato diagnosticato diverso tempo prima, era già stato ricoverato in ospedale qualche tempo prima. Il fatto risale a quando aveva solo 15 mesi, a causa della malattia di Kawasaki (un’infiammazione dei vasi sanguigni generalizzata) e soffriva anche di autismo.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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