La nota azienda Johnson & Johnson ha proposto il pagamento di 8,9 miliardi di dollari per chiudere definitivamente tutte le cause legali in cui è impelagata da anni.

Con questa cifra l’azienda (che nel 2020 ha ritirato dal mercato tutti prodotti per bambini negli Stati Uniti) intende risarcire circa 70.000 persone che hanno affermato che i suoi prodotti a base di talco hanno causato loro il cancro. Nel dettaglio, molti hanno sostenuto che il talco per bambini prodotto era contaminato da amianto, una sostanza cancerogena.

Il caso è stato presentato quando alcune persone hanno dichiarato di aver sviluppato cancro alle ovaie e mesotelioma dopo l’utilizzo del talco, problematiche che sono insorte in seguito all’esposizione diretta all’amianto. J&J ha sempre negato ogni coinvolgimento, ma il numero sempre maggiore di cause l’ha costretto a fare i conti con quanto avvenuto.

Il più grande produttore mondiale di prodotti sanitari spera così di rispondere ai reclami e finanziare un fondo istituito presso il tribunale fallimentare degli Stati Uniti a Trenton, nel New Jersey, per coprire reclami futuri.

Una precedente richiesta, che non includeva un accordo, è stata respinta nel gennaio scorso dopo che una corte d’appello ha ritenuto che J&J avesse commesso un grave errore nell’usare il fallimento per impedire alle giurie di ascoltare le cause legali e di assegnare risarcimenti per danni.

“Risolvere la questione attraverso il piano di riorganizzazione proposto è sia più equo che più efficiente e consente ai ricorrenti di essere risarciti in modo tempestivo”, ha affermato in un comunicato Erik Haas, responsabile del contenzioso mondiale di J&J. La somma specificata verrà pagata nel corso di 25 anni.

Le giurie si sono pronunciate contro la società in quasi una dozzina di cause di questo tipo nel corso degli anni. Una di esse ha raggiunto addirittura alla Corte Suprema degli Stati Uniti, prima che J&J fosse costretta a pagare 2,5 miliardi di dollari a un gruppo di 20 donne il cui caso è finito sotto processo nel 2018.

“Questo è il più grande accordo di responsabilità per prodotti mai realizzato dopo una dichiarazione di fallimento”, ha affermato Mikal Watts, uno degli avvocati del querelante che ha negoziato l’accordo con J&J. “Il nostro compito è ottenere il massimo del risarcimento per i nostri clienti, e questo accordo è il culmine di oltre un decennio di lotta per la giustizia”.

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