Che i rapporti tra l’attrice Blake Lively e il collega Justin Baldoni, che l’ha diretta sul set di It Ends With Us, fossero tutt’altro che idilliaci si era capito ormai da tempo, pertanto non sorprende, adesso, la denuncia del 41enne attore e regista proprio nei confronti di Lively e di suo marito, Ryan Reynolds, con una richiesta di risarcimento da capogiro: 400 milioni di dollari.

Praticamente appena terminate le riprese della pellicola ispirata al bestseller pubblicato nel 2016 da Colleen Hoover i due artisti hanno fatto fuoco e fiamme, lanciandosi accuse a vicenda. Ha cominciato Lively, che sul finire del 2024 ha accusato Baldoni di molestie sessuali e di voler rovinare la sua reputazione per aver chiesto garanzie di privacy sul set; affermazioni che Justin Baldoni ha definito “false e oltraggiose, mirate a ferire pubblicamente”, denunciando anche il New York Times reo, a suo avviso, di aver pubblicato un articolo sulla vicenda totalmente fazioso. Una “narrazione unilaterale” respinta dal giornale, che ha spiegato di aver riportato informazioni “meticolosamente e responsabilmente”.

Tempo fa Baldoni aveva anche aggiunto in alcuni audio mandati in onda durante il The Megyn Kelly Show di essere stato costretto a vedere la première del film da lui diretto “nel seminterrato con tutti i miei amici e la mia famiglia per oltre un’ora perché non mi era permesso essere visto, non mi voleva vicino a lei o al resto del cast”.

Dopo settimane di silenzio è arrivata quindi la replica ufficiale del regista, deposistata presso la corte federale di New York sotto forma di denuncia formale nei confronti della coppia Lively-Reynolds.

I legali di Justin Baldoni sostegnono infatti che le due celebrity abbiano “dirottato” sia la produzione che il marketing del film verso i propri interessi, manipolando i media allo scopo di diffamare il regista con accuse gravissime di molestie sessuali.

“Questo è un caso su due delle star più potenti del mondo che hanno dispiegato il loro enorme potere per ‘rubare’ un intero film direttamente dalle mani del suo regista e dello studio di produzione. Poi, quando gli sforzi della Lively e di Reynolds non sono riusciti a fargli ottenere il plauso che credevano di meritare, hanno rivolto la loro furia sul capro espiatorio da loro scelto”, si legge nella causa.

Puntuale è arrivata la risposta da parte del team di avvocati dei due attori, che hanno detto come quello di Baldoni sia l’ennesimo, ormai conosciuto tentativo dell’abusante di colpevolizzare la vittima: “Questo è ciò che gli esperti chiamano Negazione. Attacco. Vittima-offensore inversa”.

Sembra, quindi, che la vicenda si evolva prossiamente con ulteriori capitoli.

It Ends With Us è uscito ad agosto su Prime Video con un debutto al botteghino da 50 milioni di dollari, e affronta un tema molto delicato come quello della violenza domestica.

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