Katia Follesa sull'amore con Angelo Pisani: "Abbiamo case separate per coltivare noi stessi"

La coppia di comici sta insieme dal 2006 e, in 16 anni di relazione, ha affrontato molte difficoltà, arrivando anche a separarsi per un po'. Ora i due hanno trovato un nuovo equilibrio, anche grazie alla terapia.

Si sono incontrati nel 2006 e nel tempo hanno costruito una famiglia insieme. In tutti questi anni non sono mancate le difficoltà, che non hanno mai nascosto. Katia Follesa e Angelo Pisani si sono raccontati in un’intervista doppia al Corriere della Sera, dove hanno parlato di loro figlia Agata, della loro relazione, dei periodi in cui si sono separati (ma sempre ritrovati) e di come oggi si vivono il loro amore.

La comica ha raccontato l’inizio della storia d’amore:

Io di Angelo ero una fan: lavoravo in una holding finanziaria e vedevo in tv questo ragazzo giovane, sul palco di Zelig, mi faceva simpatia. Così ho iniziato a pedinarlo. È stato amore a prima vista. Certo, non per lui, ma io non ho desistito e sono andata avanti, per tanti anni.

In 16 anni insieme, non sono mancati momenti di crisi nella coppia, come ha spiegato lui:

Ci siamo separati per sfinimento: non avevamo più le forze di rimettere in piedi la nostra relazione. Oggi è un errore che non commetteremmo più. Siamo stati separati in modo anomalo: uscivamo comunque insieme, facevamo le vacanze insieme, dopo un po’ abbiamo deciso di riprovarci.

Anche il riavvicinamento non è stato dei più semplici. “All’inizio l’effetto era positivo ma poi, non avendo risolto ma solo accantonato le nostre questioni, stavamo tornando nello stesso meccanismo“, ha continuato Katia Follesa, che poi ha svelato come lei e Pisano siano riusciti a trovare un nuovo equilibrio:

C’è chi ha le stanze separate e noi abbiamo le case separate. Da qualche tempo abbiamo un altro appartamento che viviamo come un posto in cui o uno o l’altro può andare, quando ne ha bisogno.

Il comico ha quindi fatto eco:

Dagli altri viene percepita come la strada per farsi gli affari propri, ma con una connotazione negativa. Noi crediamo invece che coltivare noi stessi vada a beneficio della coppia. Ad Agata abbiamo detto che non sarebbe venuta meno la nostra quotidianità, ma si sarebbe aggiunta questa dimensione. Chi ci vuole andare va: una notte, due, tre… Non c’è un calendario. Tutto funziona in base alle nostre esigenze: prendersi i propri spazi aiuta.

Una scelta fatta anche da Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli. A cui la coppia di attori ha aggiunto la terapia:

Tutto è nato dal desiderio di far fare un salto alla storia partendo da chi siamo come singoli: la terapia serve anche per conoscere quali problemi, individualmente, portiamo all’interno della coppia. Insomma, stiamo imparando a riconoscere i nostri limiti e ad accettare noi stessi.

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