Katy Perry: "Se Orlando Bloom lava i piatti lo premio con sesso orale". E le donne chi le premia?

La gestione delle faccende di casa grava perlopiù sulle spalle delle donne, le quali pare debbano pure essere grate all'uomo (e a premiarlo) quando quest'ultimo in realtà sta solo facendo la sua parte.

“Se controllo la cucina ed è pulita, se hai lavato piatti e hai chiuso tutte le porte della dispensa allora è meglio che tu sia pronto al sesso orale.”

Lo ha detto Katy Perry (con parole molto più colorite) riferita al compagno Orlando Bloom durante un’ospitata nel podcast Call Her Daddy, condotto da Alex Cooper, nella puntata del 4 settembre. Parole poi riprese, ovviamente, dalla Stampa, dato l’alto appeal che un’affermazione del genere può avere.

Ha poi aggiunto: “Questo è il mio linguaggio d’amore. Non ho bisogno di una Ferrari rossa! Posso comprarmela da sola. Lava solo i fottuti piatti. È così facile”.

Il tono della popstar era divertito nel raccontare questa piccola dinamica della sua vita coniugale, sulla quale poco si può dire. Perry, come chiunque noi, è libera di gestire la propria vita sessuale e le faccende di casa come meglio crede.

Qualcosa possiamo dire, invece, sull’effetto che possono avere parole del genere pronunciate da una persona in vista come lei, facendo lo sforzo di andare oltre lo status di sex symbol di Bloom, che rischia di minare ogni riflessione un po’ più seria. Proviamoci.

Se da un lato, è ammirevole che la cantante rivendichi la propria indipendenza economica nel dire che non le servono Ferrari, perché se le può comprare da sola, dall’altro evidenzia come sia evidentemente più facile trovare uomini che regalino auto di lusso, piuttosto che uomini che lavino i piatti.

Un’iperbole, che ha però l’effetto di etichettare l’uomo che si occupa delle faccende di casa come una cosa rara. Talmente tanto da meritarsi un premio, in questo caso uno che, sempre ragionando per stereotipi, qualsiasi uomo apprezzerebbe senza riserve.

Di nuovo: Perry è liberissima di esprimere la propria gratitudine per il partner nei modi che preferisce, ma la domanda è se tale livello di gratitudine abbia davvero senso.

In Italia, secondo un rapporto pubblicato dall’Istat nel 2019, le donne di età compresa tra 20 e 74 anni dedicano in media 5 ore e 9 minuti al giorno ai lavori domestici non retribuiti. Gli uomini 2 ore e 16 minuti al giorno.

A livello statistico quindi, sì: uomini che si occupano attivamente e frequentemente della gestione della casa sono ancora una rarità e la stragrande maggioranza delle donne italiane lo sa bene, ma è un motivo sufficiente per trasformarli in eroi nel momento in cui si mettono a lavare i piatti?

Siamo ancora fermi all’idea che un uomo che si occupi della casa aiuti la donna; un padre che si occupa dei figli è un “un bravo papà” (mentre il corrispettivo per la madre è semplicemente “una mamma”) e non mancano mai i “beate te” di velata invidia di quelle donne che non hanno la fortuna di avere accanto uomini così bravi da aiutarle in casa.

Continuare a considerarla una fortuna e a premiare la rarità della bravura di questi uomini non è però la strada giusta da percorrere, se vogliamo che ci siano sempre più uomini a farsi carico della loro metà di faccende.

E da uomo mi sento un po’ offeso se la strategia per ottenere tale risultato è educarci a forza di fellatio. Ho l’ottimistica presunzione di pensare che possiamo essere meglio di cani da ammaestrare e che il sesso altruistico debba essere motivato da altre ragioni.

Le battute di Perry, circoscritte alla sua vita privata, che non possiamo conoscere nei dettagli, non sono certo così gravi da giustificare filippiche pedanti, quindi la mia riflessione finisce qui, ma chiudo con uno spunto: se fare le faccende merita un premio così succoso, esattamente in che modo gli uomini dovrebbero ringraziare le donne per tutto ciò che fanno giornalmente in casa?

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