All'ospedale di Torino ha infine aperto lo sportello antiabortista pagato con soldi pubblici
Le "femministe" non sono contrarie a fornire aiuto alle donne che vorrebbero figli ma si trovano costrette ad abortire, nessuno lo è. Le femministe sono contrarie a fornire soldi pubblici ad associazioni che nascondendosi dietro a retoriche apparentemente inattaccabili (ma effimere) riescono a inserirsi nelle strutture ospedaliere dove rischiano di minare la salute mentale di chi vorrebbe ricorrere all'IVG in santa pace, senza il giudizio di coloro che dichiaratamente considerano l'aborto un omicidio. Dove sarebbe rispettata la libertà delle donne in tutto ciò?
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