Kayla Lee Welch ha raggiunto la notorietà dopo aver pubblicato la storia dell’aborto spontaneo che ha avuto nel 2017 e ha esortato i suoi amici di Facebook a non pubblicare, nella giornata del 1° aprile, falsi annunci di gravidanza come “scherzo” ai loro contatti social.

Negli ultimi anni sempre più persone hanno cercato di porre fine alla tendenza dei falsi annunci di gravidanza sui social media nella giornata del “pesce d’aprile“, il 1° aprile. Questo perché le madri che hanno sperimentato l’interruzione di gravidanza o soffrono di infertilità hanno fatto sapere quanto può essere doloroso per loro leggere quei post scherzosi su un tema così serio.

“Per favore, pensaci due volte prima di fare quella battuta nella giornata del pesce d’aprile. Perché ciò che è divertente per un secondo per alcuni, schiaccia il cuore di qualcun altro per l’eternità”, ha scritto Welch con grande franchezza.

Welch non è certo sola nel suo dolore. L’aborto spontaneo (che solitamente avviene entro i primi 180 giorni di gravidanza) è così comune che interessa dal 10% al 20% delle gravidanze conosciute. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), anche l’infertilità è dolorosamente comune e colpisce circa 6,1 milioni di donne negli Stati Uniti.

In Italia, secondo quanto riportato dall’Associazione Georgia, circa un terzo delle gravidanze termina con l’aborto spontaneo. Nella maggior parte dei casi, questo avviene durante il primo trimestre. L’aborto spontaneo reiterato (che avviene perciò più di una volta) “interessa il 3% delle coppie che cercano di avere figli, e l’1% delle coppie ha avuto almeno tre casi di aborto consecutivi”, si legge sul sito dell’Associazione. L’infertilità, invece, stando a quanto dichiarato dall’ISS, riguarda circa il 15% delle coppie.

Ecco perché è importante astenersi dal fare battute sulla gravidanza il primo di aprile. “Se hai avuto una perdita e l’hai superata, per favore sii rispettoso e proteggi chi ancora non ce l’ha fatta”, ha scritto una donna su Facebook.

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