L’hanno trovata riversa sul pavimento del bagno, fortemente denutrita e, purtroppo, ormai senza vita. Così è stata ritrovata Kynnedi Miller, una ragazzina di appena 14 anni, che abitava a Boone, nella Virginia Occidentale.

Ad allertare i soccorsi giunti nella casa di Cameo Road 14 una telefonata, purtroppo rivelatasi inutile per salvare la vita dell’adolescente che, stando alle prime ricostruzioni, da quattro anni aveva smesso di frequentare la scuola per essere educata a casa. Alcuni testimoni hanno parlato vagamente di un disturbo della quattordicenne, tuttavia mai confermato da diagnosi cliniche ufficiali né dalla polizia; sembra che dal 2019, anno in cui Miller è stata ritirata dall’istituto scolastico che frequentava, sia uscita di casa appena un paio di volte, vivendo quindi una vera e propria vita da reclusa nell’appartamento in cui abitava con la mamma e i nonni.

Proprio la madre della ragazzina, Julie Anna Stone Miller, è finita sotto indagine, accusata di negligenza infantile che ha portato alla morte.

Jessica Stone, la cugina di Julie Miller, ha detto a Fox Eyewitness News di aver passato molte vacanze insieme a Kynnedi e a sua madre: “Era una ragazza bellissima, così intelligente e così divertente – ha detto – Vedere mia figlia, Emma, significava vedere Kynnedi, e viceversa. Adesso vorrei farmi del male fino a quando morirò per non aver capito ed essere andata a buttare giù quella porta chiedendo di vederla”.

Stone ha aggiunto di aver chiesto di Kyneddi per anni, chiedendo anche ai servizi di protezione dell’infanzia e alle forze dell’ordine di controllarla. Affermazioni che andranno ovviamente verificate, e su cui Eyewitness News sta lavorando per avere conferme.

Si dovrà attendere l’autopsia per accertare le cause della morte, ma pare che la quattordicenne fosse in stato di estrema inedia.

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