La morte di Vincenza Saracino, trovata sgozzata in un casolare

Gli inquirenti stanno battendo tutte le piste che potrebbero gettare luce sulla morte della cinquantenne Vincenza Saracino, trovata senza vita, sgozzata, in un casolare disabitato in aperta campagna nella Marca Trevigiana, tra Treviso e Preganziol, nel tardo pomeriggio di ieri, 3 luglio.

La donna, originaria di Molfetta, nel barese, gestiva il sexy shop De Sade di Preganziol assieme al marito, ed è stata vista allontanarsi dal negozio verso le 17 del 2 luglio, in sella a una bicilcetta elettrica azzurra con portapacchi nero e cestino. L’ultimo avvistamento, registrato dalle telecamere di sorveglianzza, nei pressi del supermercato Iperlando di Preganziol, circa mezz’ora più tardi.

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C'è la conferma: il cadavere riaffiorato dal fiume lo scorso 14 giugno appartiene alla 49enne scomparsa da Noventa Vicentina all'inizio del mese.

La Prefettura di Treviso aveva diffuso una nota dopo la denuncia di scomparsa, fino al tragico epilogo di mercoledì, quando i vigili del fuoco hanno recuperato la bici e quindi il cadavere della donna, con addosso la maglia, i leggings animaliera e le Nike dunk che aveva al momento dell’allontanamento. Non sono invece stati trovati gli effetti personali di Saracino, forse gettati via dal killer, come pure l’arma del delitto, che si presume essere un coltello.

Ovviamente gli investigatori stanno mettendo al vaglio tutte le ipotesi, dal femminicidio alla rapina; da chiarire anche se Vincenza Saracino è stata uccisa nello stesso luogo in cui è stata ritrovata oppure trasportata nel casolare in un secondo momento.

Il magistrato di turno potrebbe disporre l’autopsia sul corpo già nelle prossime ore, mentre sono in procinto di essere esaminate anche le telecamere presenti nell’area e i tabulati telefonici della cinquantenne.