Siete pronti a dire addio alle vecchie lampadine alogene che consumano troppo, che rientrano nella classe di efficienza energetica D e che, dunque, adesso sono pronte ad andare in pensione? Ebbene, d’ora in poi – o meglio dal mese di settembre – dovremmo usare necessariamente le lampadine più eco-friendly che già da tempo sono sul mercato. La Commissione Europea, infatti, ha decretato l’uscita degli Stati membri dal mercato delle lampadine alogene: il divieto scatterà il 1° settembre 2018, come spiegato dai principali quotidiani italiani.

Questo di fatto cosa comporta? Che le lampadine alogene che ancora avete in casa potrete continuare ad usarle tranquillante ma che, quando si fulmineranno, non potrete sostituirle con un prodotto uguale. Dovrete acquistare necessariamente un prodotto più efficiente, come i LED che consumano fino a 5 volte meno rispetto a una lampada alogena. Un vantaggio per tutti: per i consumatori, che spenderanno meno, ma anche per l’ambiente (negli ultimi anni l’attenzione per i temi ambientali è cresciuta).

Secondo l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), il passaggio alle lampadine a basso consumo energetico porterà un risparmio energetico annuo pari al consumo annuo di elettricità del Portogallo. Numeri alla mano, il risparmia sarà di circa 15,2 milioni di tonnellate di emissioni di C02 entro il 2025.  

Dal punto di vista economico, andremo a risparmiare la bellezza di 115 euro. Infine ci sono anche i vantaggi legali all’industria: si verranno a creare nuovi posti di lavoro.

Attenzione, però, il divieto non riguarda tutti i prodotti: fuori mercato saranno solo i tradizionali bulbi di vetro a forma di pera mentre restano fuori da questa operazione le lampade alogene direzionali (i “faretti”) ma anche le lampade alogene con attacco G9 e R7S (come quelle utilizzate per le lampade da tavolo o per i proiettori).

Obiettivo dell’Ue è migliorare l’efficienza energetica per un’energia sostenibile, competitiva, conveniente e sicura.

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