Laure Calamy: “Ci sono donne che aspettano ancora di essere salvate da un principe”

L'attrice francese Laure Calamy è stata recentemente intervistata da El Pais in occasione dell'uscita suo ultimo film femminista, Iris, e ha colto l'opportunità per parlare dei pregiudizi e delle catene che ancora impediscono alle donne di vivere serenamente la loro vita sessuale e sentimentale.

L’attrice francese Laure Calamy, famosa per il suo ruolo nella serie Call My Agent! e per il suo ruolo nel film Vacanze con te… e tua moglie (che le è valso il Premio César come migliore attrice nel 2021), nel suo ultimo film Iris veste i panni di una donna sposata con un uomo “meraviglioso”, con due figli e un lavoro. Al compimento dei 40 anni, si accorge che qualcosa le manca: una vita sessuale appagante. Questo la spinge a cercare nuovi modi per riscoprirsi desiderata.

In un’intervista rilasciata a El Pais, Calamy ha discusso del piacere sessuale femminile, dei pregiudizi ancora presenti sull’argomento e del processo di immersione nel personaggio di Iris. “Ho parlato molto di questo argomento con i miei amici e ho scoperto che chi continua a pensare che [il piacere sessuale, ndr.] sia un peccato o si sente in colpa per provare desiderio sessuale o trova brutto toccarsi è perché è ancorato a quell’arcaica idea di voler essere la Bella Addormentata e aspetta che il Principe Azzurro la salvi. Molte donne sono ancora molto ancorate a questi schemi, ma la curiosità si sta risvegliando sempre di più”, ha detto l’attrice.

E ha aggiunto: “Le donne stanno iniziando a liberarsi del senso di colpa. Penso che sia giunto il momento di riaffermare la nostra sessualità senza sentirci giudicate”. In tutto questo, ha dichiarato Calamy, la recente ondata di femminismo ha avuto un ruolo fondamentale. Tuttavia, “non sono sicura che ci libereremo mai completamente di questa idea di essere giudicate, e penso che ci voglia tempo e che anche gli uomini partecipino a questa nuova costruzione del desiderio sessuale senza sensi di colpa”.

Calamy ha anche parlato della maternità e di come essa possa a volte influire negativamente sulla sfera sessuale femminile. “Nel caso di Iris, ciò che le accade è che si chiude nel suo ruolo di madre e dimentica la sua vita sessuale. La maternità diventa il luogo in cui ritrova il suo valore di donna e lì si chiude. Ma Iris è come un vulcano che si è risvegliato e comincia a sperimentare cose che nemmeno da più giovane aveva osato. […] Dobbiamo capire che l’atto sessuale appartiene sia alle donne che agli uomini”.

Un concetto di cui Iris si rende pian piano conto nel corso del film. “All’inizio del film Iris non ha fiducia in se stessa, ma da quel primo incontro che ha con quel primo uomo, che non le piace molto, acquisisce fiducia e da lì si sente di nuovo viva e diventa l’insegnante. della sua stessa narrativa. È lei che prende il controllo del suo piacere e della sua sessualità e decide come vuole viverlo, così dovrebbe essere sempre”.

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