Lecce, studentessa francese suicida dopo abusi: la verità nella lettera ai genitori e nel diario
Suicidio di Lecce, i medici del pronto soccorso hanno confermato lo stupro del quale la studentessa aveva parlato ad alcune amiche.
Suicidio di Lecce, i medici del pronto soccorso hanno confermato lo stupro del quale la studentessa aveva parlato ad alcune amiche.
Sono affiorati nuovi dettagli sulla morte della studentessa francese di 21 anni trovata impiccata a Lecce, nell’appartamento nel quale si era trasferita per seguire le lezioni di filosofia dell’Università del Salento. Secondo quanto emerso, sarebbero confermate le violenze sessuali subite dalla giovane pochi giorni prima della sua scomparsa.
La studentessa, della quale non riporteremo le generalità sebbene molte testate lo abbiano fatto, nel rispetto della vittima e dei familiari, nonché del codice deontologico giornalistico, aveva infatti detto alle amiche di aver subito uno stupro il 19 ottobre 2023. Racconto che, insieme a una lettera di addio scritta di suo pugno, avevano fatto propendere gli inquirenti per l’ipotesi del suicidio, ora confermata.
“È difficile rimanere soli, sopportare quello che è accaduto” aveva scritto la ragazza nel suo diario, come riportato da Open. Oltre a questi elementi sarebbe stato rinvenuto, tra le carte, anche un certificato medico risalente a pochi giorni prima del suicidio, nel quale veniva confermata la violenza sessuale. Dopo aver raccontato a delle amiche quanto avvenuto all’interno dell’appartamento di via Pappacoda, infatti, la giovane si era recata al pronto soccorso, dove il personale medico aveva accertato lo stupro.
Pare inoltre che la polizia abbia già identificato un sospettato: si tratta di un 19enne residente a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, il quale ha però raccontato agli inquirenti che il rapporto sessuale sarebbe stato consensuale. Gli inquirenti hanno dunque sequestrato, oltre al diario, anche il cellulare della ragazza, in cerca di nuovi elementi che potrebbero aiutare a ricostruire la vicenda.
Ora, la Procura di Lecce e la Questura stanno indagando sull’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, mentre si attendono i risultati dell’autopsia, che dovrebbe essere effettuata nei prossimi giorni.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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