Lo abbiamo amato quando aveva ancora l’aspetto di un bambino e interpretava Arnie Grape. Lo abbiamo amato quando era Jack e ci faceva versare milioni di lacrime morendo congelato dopo l’affondamento del Titanic. Lo abbiamo amato e adorato in tutte le sue vesti e in tutti i personaggi che è riuscito ad interpretare magistralmente.

Leonardo DiCaprio, però, è molto più di un grande attore hollywoodiano. Proverbiale è anche il suo impegno per l’ambiente e per gli animali, tanto da essere un membro della WWF-USA e fondatore dell’associazione che porta il suo nome e che si batte contro il riscaldamento globale oltre che per la salvaguardia delle specie.

Ed è proprio grazie quest’ultima, in collaborazione con il WWF Nepal, che le tigri hanno quasi raddoppiato la loro presenza nel paese. Basti pensare, infatti, che il numero odierno delle tigri è salito a 235 esemplari mentre nel 2009 ce n’erano soltanto 121.

Il Nepal, quindi, è il primo paese che è quasi riuscito a raggiungere la missione del raddoppiamento della specie. Ad annunciarlo è proprio il WWF che, durante il National Conservation Day, ha confermato i dati relativi al numero delle tigri.

Come affermato dalla Leonardo DiCaprio Foundation:

“La popolazione delle tigri del Nepal è aumentata del 63% tra il 2009 e il 2013. Questa crescita demografica è guidata dagli sforzi in corso nei parchi nazionali di Bardia e Banke, dove il numeri di tigri continua ad aumentare. La terza indagine nazionale sulla tigre è attualmente in corso in Nepal”

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Anche se la popolazione delle tigri è aumentata  il loro compito non è ancora concluso. L’obiettivo finale è il Tx2 che consiste nel superare il raddoppiamento, come stabilito nel Summit di SanPietroburgo nel 2010.

Anche DiCaprio, soddisfatto dal risultato, ha contribuito a diffondere la notizia. La sua associazione, infatti, si batte fin dal 2010 per la salvaguardia delle tigri dal bracconaggio illegale e per difendere i luoghi in cui questi animali vivono, come riportato sul sito ufficiale dell’associazione.

Gli interventi sono stati massicci e sono state utilizzate tecnologie GPS per verificare gli spostamenti degli animali. Oltre a questo si è anche cercato di migliorare le condizioni di vita della specie, costruendo 31 zone umide e pozze d’acqua.

Una grande battaglia quella di Leonardo DiCaprio e un contributo essenziale senza il quale non sarebbe stato possibile raggiungere questo magnifico risultato.

Questa la sua dichiarazione, su Twitter, in merito alla collaborazione con il WWF.

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