Siete letteralmente inseparabili dal vostro iPhone? Il vostro amato “melafonino” ha sempre il posto d’onore sulla scrivania, oltre a essere sempre la prima cosa che infilate in borsa quando state per uscire? Allora, amiche, abbiamo qualcosa di molto importante da raccontarvi. Leggete con molta attenzione: a quanto pare utilizzare sistematicamente l’iPhone senza le dovuta precauzioni potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso. A quanto pare, attraverso la fotocamera dello smartphone, sarebbe possibile spiarne il proprietario, riprendendolo a sua insaputa. La scoperta è stata fatta da Felix Krause, un giovane ingegnere e sviluppatore di Google, che ha deciso di testare la sicurezza delle applicazioni iOS sotto il profilo della privacy. E a quanto pare i risultati della sua ricerca sono davvero incredibili.

Krause ha descritto in maniera dettagliata sul suo blog il suo esperimento: attraverso una applicazione demo di sua invenzione, chiamata Watch User, ha dimostrato che qualsiasi applicazione pensata per iOS e installata su un iPhone, alla quale sia stato autorizzato l’accesso alla fotocamera, sarebbe in grado di riprendere il proprietario dello smartphone a sua insaputa. È sufficiente infatti che l’utente abbia autorizzato inizialmente l’accesso alla fotocamera: a questo punto, in qualsiasi momento, l’applicazione potrebbe prenderne il controllo e cominciare a riprendere, senza alcun messaggio di avviso, e senza che sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Ecco come Krause introduce la sua ricerca

Una volta autorizzata l’app ad accedere alla vostra fotocamera, potrà:
– avere accesso sia alla fotocamera frontale che a quella posteriore
– localizzarvi e riprendervi tutte le volte che si troverà in primo piano sullo smartphone
– fare foto e video senza avvisarvi
– effettuare in tempo reale l’upload delle vostre foto e dei vostri video
– attivare il riconoscimento facciale, registrando e memorizzando tutte le vostre espressioni.
Il tutto accade senza che il telefono vi avvisi in alcun modo del fatto che sta riprendendo voi e quello che vi sta intorno: nessun led, nessuna luce, e nessun altro genere di indicazione.

Krause ha simulato questo tipo di operatività con la sua app demo, non solo per dimostrare la sua scoperta, ma soprattutto per capire in che modo i proprietari di un iPhone possano riuscire a difendersi da questo fenomeno tutelando la propria privacy. Secondo lui, il sistema più efficace per non incorrere nel rischio di essere ripresi contro la propria volontà rimane quello di oscurare il sensore della fotocamera. D’altra parte, come racconta ancora Krause nel suo articolo, potrebbe essere proprio questo il motivo per cui moltissime persone, tra cui lo stesso Mark Zuckerberg, tengono coperto il sensore della fotocamera del proprio iPhone. Altra possibilità sarebbe quella di non concedere alle app installate sullo smartphone l’accesso diretto alla fotocamera, ma continuare a scattarle con il programma originale caricato al momento dell’acquisto, caricando poi le singole foto manualmente all’interno dell’app. Piccoli accorgimenti che diventerebbero delle armi davvero fondamentali nella lotta per riuscire a tutelare efficacemente la propria privacy senza smettere di utilizzare il nostro amatissimo smartphone.

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Krause ovviamente si guarda bene dal lanciare accuse dirette alla Apple, che non viene mai chiamata direttamente in causa nel suo articolo, mentre la responsabilità sarebbe da attribuire in toto alle singole app.

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