Lo spot della mozzarella lettone con dei finti Maneskin tutti da ridere

Dopo la vittoria all'Eurovisione i Maneskin sono esplosi in tutta Europa, tanto che qualcuno ha pensato di ingaggiare dei sosia per la pubblicità di una mozzarella lettone. Il risultato fa ridere, ma non solo...

Dopo la vittoria all’Eurovision la Maneskin-mania ha valicato i confini nazionali per esplodere in tutta Europa; se il singolo con cui hanno trionfato a Rotterdam, Zitti e buoni, è cantato in buona parte del continente, anche l’altro singolo estratto da Teatro d’Ira, I wanna be your slave, è primo nelle classifiche britanniche.

Un successo clamoroso per i ragazzi romani esplosi a X Factor quattro anni fa che oggi, come capita solo ai più iconici, si trovano ad avere a che fare persino con dei… sosia.

Damiano, Vic, Ethan e Thomas dovrebbero sentirsi lusingati, visto che solo i grandissimi, da Elvis a Michael Jackson passando per Madonna, possono vantare delle “copie” più o meno fedeli. Peccato che quella in cui sono involontariamente stati coinvolti abbia più il sapore di una truffa ridicola che altro.

Proprio in virtù del grandissimo successo avuto nel continente, la band è stata ingaggiata da un brand caseario della Lettonia, Formagia, per promuovere la sua mozzarella e la pizza surgelata. Ma osservando il manifesto pubblicitario del prodotto, che recita “Tik labi ka italija frormagia mokarellas siers padara visu labaku!…. pat saldetu picu“, ovvero “La mozzarella Formagia buona come quella italiana rende tutto speciale!… Anche la pizza surgelata”, ci si rende benissimo conto che quelli immortalati sono dei ragazzi che solo vagamente ricordano Damiano & co.

Fonte: Adnkronos

Il tutto sarebbe piuttosto divertente e paradossale, se non fosse che c’è un evidente problema dietro l’utilizzo di persone spacciate per altre, come ha commentato ad Adnkronos lo spin doctor del gruppo di comunicazione Purple & Noise, Davide Ciliberti:

È l’apoteosi del tarocco pubblicitario. Un’immagine che in un colpo solo mistifica la nostra mozzarella, la nostra pizza e la band italiana del momento nel mondo, ovvero i Maneskin, che da un lato possono – magra consolazione – compiacersi di essere davvero un fenomeno internazionale. Talmente di moda persino in Lettonia dove scaltri pubblicitari locali hanno deciso di sfruttare la loro immagine utilizzando dei sosia, cosa che neanche ai Beatles accadde.

Usare dei sosia per associare l’immagine di un personaggio a un prodotto per fini promozionali può configurare un diritto allo sfruttamento dell’immagine; la Pretura di Roma, in una sentenza del 1987, così ha interpretato casi simili:

L’utilizzazione a fini pubblicitari dell’immagine di un sosia di persona nota senza il consenso di quest’ultima, costituisce illecito qualora, dai modi di diffusione dell’immagine, il pubblico destinatario del messaggio può essere indotto a considerare la stessa come riproduttiva delle sembianze della persona nota e non del sosia.

Insomma, per quanto si tratti di sosia i soggetti che vengono implicitamente citati nel suo utilizzo devono autorizzare lo sfruttamento della propria immagine; per questo i Maneskin potrebbero agire per chiedere la rimozione della pubblicità lettone, “nonché il risarcimento del danno per utilizzazione non autorizzata della loro immagine – spiega l’avvocata Margherita Cera – nell’ambito, tra l’altro, di una pratica commerciale scorretta quale quella dell”italian sounding’ che si configura quando produttori stranieri commercializzano beni non Made in Italy facendo credere ai consumatori che siano invece prodotti tipici italiani”.

Quella del brand lettone, quindi, non sembra essere stata una grande idea.

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