Lucy Watson criticata per la dieta vegana in gravidanza e per la scelta: “Nostro figlio sarà vegano”

La star di Made in Chelsea, incinta, ha rivelato di seguire ancora il regime vegano in gravidanza, e che anche il figlio crescerà così, rispondendo alle domande (e alle critiche) su Instagram.

La star del reality britannico Made in Chelsea Lucy Watson ha da poco rivelato di essere in attesa del suo primo figlio, e nel corso di una sessione di domande e risposte sul suo profilo Instagram ha fatto sapere di continuare a seguire un’alimentazione vegana, in gravidanza, e di essere intenzionata a crescere come vegano anche il bambino.

 

Fonte: instagram @lucywatson

Per me essere vegana è una promessa che ho fatto agli animali e che non romperò – spiega Watson rispondendo ai followers – In questa fase della mia dieta sto facendo tutti gli sforzi che posso per mangiare meno cibi processati e per apportare la giusta quantità di proteine, almeno 60 grammi al giorno, visto che le proteine sono la parte essenziale nella crescita di un bambino. Per riuscire ad apportare tutti i nutrienti devi stare attenta, fare uno sforzo, esattamente come accade per ogni altro regime alimentare […] Molte persone mi hanno detto di mollare la dieta vegana ora che sono incinta, ma non è il caso, e se qualcun altro avesse il dubbio, posso assicurare che può essere un approccio molto salutare alla gravidanza.

La trentaduenne, vegana da quando, appena bambina, assistette alla macellazione di un agnello nella proprietà dei genitori, ha anche scritto due libri di cucina vegana, e ha aperto un ristorante a base vegetale.

Tempo fa ha inoltre rivelato di aver affrontato con il marito James Dunmore, incontrato proprio nel reality che l’ha resa celebre e sposato nel 2021, diversi problemi prima di concepire questo figlio, perciò definito “miracoloso”.

Se già il tema veganesimo fornisce spunti per ampi dibattiti, al punto da aver creato persino un’etichetta per indicare chi lo disprezza, la vegefobia, la discussione inevitabilmente si allarga quando il regime alimentare vegano si applica in condizioni particolari quali, appunto, la gravidanza, o ai neonati. Lungi dal dare credito alle varie notizie che di tanto in tanto vengono pubblicate a mero scopo sensazionalistico, più che per fare informazione vera e propria, vero è che esiste più di un parere medico critico rispetto all’alimentazione vegana dei più piccoli.

Fra questi, ad esempio, gli esperti della Società europea, di nutrizione, epatologia e gastroenterologia pediatrica (ESPGHAN) riunitisi a Praga nel 2017 che, come riporta il sito della Fondazione Veronesi, indicano eventualmente di far seguire ai bambini una dieta vegetariana, ma non vegana.

[…] l’adozione di una dieta vegana (a maggior ragione se seguita senza controllo medico) espone il piccolo consumatore a una carenza diffusa di nutrienti. Nello specifico: vitamina B12, calcio, zinco e proteine nobili (quelle in grado di apportare tutti gli amminoacidi essenziali) – si legge sul sito della Fondazione Veronesi – Deficit che espongono i bambini a problemi di salute mica di poco conto: si va dallo sviluppo di un apparato scheletrico a bassa densità al rischio di disordini neurologici irreversibili.

La stessa ESPGHAN, come si legge sul sito della Sip (Società Italiana di Pediatria), raccomanda che

le diete vegane siano utilizzate solo sotto stretta supervisione medica e nutrizionale, e dopo aver adeguatamente informato la famiglia delle gravi conseguenze correlate alla mancata osservanza dei consigli in merito ad una adeguata integrazione dietetica.

In generale, questi medici sono concordi nel consigliare di rimandare la scelta di un regime vegano per i bambini almeno all’età scolastica.

Altri studi scientifici recenti, tuttavia, sostengono invece che sia sufficiente bilanciare in maniera appropriata le esigenze nutrizionali. Come?

Si può garantire una dieta vegana sana al neonato allattandolo al seno o offrendogli un latte artificiale a base di soia approvato dal pediatra – scrive la dottoressa Manisha Panchal su Sutter Health – A volte durante il primo anno vengono somministrati integratori di vitamina B12, vitamina D e ferro, ma assicuratevi di chiedere al vostro pediatra prima. […] Dovrete inoltre assicurarvi che il bambino riceva cibi come fagioli cotti, lenticchie, tofu, avocado, yogurt di soia e noci.

Il Dipartimento della Salute della Tasmania ha redatto delle vere e proprie linee guida per i genitori che scelgono di far seguire una dieta vegana a neonati e bambini, in cui si legge, tra le altre cose:

Per i bambini che iniziano una dieta vegana, si raccomanda l’allattamento al seno per i primi due anni o più (se possibile).
Per i bambini che seguono una dieta vegana e che non vengono allattati al seno, o che vengono allattati solo in parte, si consiglia un latte artificiale a base di soia come sostituto del latte per i primi due anni.

[…] Alternative alla carne a base vegetale
Tofu, tempeh, legumi, semi e noci.

Il latte intero vegetale (latte di soia, latte di riso, latte di avena) con aggiunta di calcio (almeno 100 mg per 100 ml) e vitamina B12 può essere utilizzato in cucina o aggiunto ad alimenti come i cereali.
Per aiutare il tuo bambino a crescere, offrigli questi alimenti insieme a cereali, verdure e frutta.

Le posizioni, dunque, sono varie, quindi la scelta più saggia sembra, in ogni caso, farsi seguire da uno specialista in materia e affidarsi ai medici, lasciando perdere le decisioni fai da te.

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