"Ma questa signora che problemi ha?", l’influencer risponde tra le storie su Instagram alle offese rivolte alla piccola Anastasia, vittima di body shaming.
La figlia maggiore di Ludovica Valli, Anastasia, 2 anni, è stata vittima di body shaming su Instagram. L’influencer, infatti, nella giornata di ieri, 23 maggio 2023, ha condiviso tra le storie un video in cui la bambina cercava di salire su una panchina e gli hater ne hanno approfittato per riempirla di insulti. Già in passato, la piccola, era stata criticata per il suo aspetto fisico ma, questa volta, la madre ha deciso di mostrare pubblicamente alcuni screen delle offese ricevute in chat privata.
Come tutti i bambini della sua età, Anastasia gioca e sperimenta con tutto quello che la circonda e, proprio in questi giorni, Ludovica Valli, ha voluto condividere con i follower alcuni di questi momenti, trovandosi nuovamente nel mirino degli hater. L’influencer ha cercato di mettere a tacere le critiche rivolte alla figlia di appena 2 anni, ma i leoni da tastiera non si sono risparmiati nemmeno questa volta.
“Non sa salire! Che schifo, cic*iona”, si legge nello screen pubblicato dall’ex concorrente di Uomini e Donne, come riportato da Il Fatto Quotidiano. “Ma questa signora che problemi ha?”, ha commentato in risposta alle critiche, prendendo le difese della bambina di cui, molto spesso, pubblica delle foto su Instagram.
Negli ultimi post condivisi dall’influencer, infatti, compaiono diversi scatti in compagnia di Anastasia e del piccolo Otto Edoardo, avuti dalla relazione con il compagno Gianmaria Di Gregorio. La seconda gravidanza di Ludovica Valli si è conclusa da pochi mesi: il secondogenito della coppia è nato nel febbraio del 2023. “Grata alla vita”, aveva commentato a pochi giorni dal parto.
Non è mancato neanche chi, cercando di supportare l’influencer, ha commentato le offese alla piccola dando la colpa alla sovraesposizione mediatica di cui, spesso, i figli dei vip sono protagonisti. Il tema qui, però, si fa più complesso, e la decisione di un genitore di esporre i bambini sui social non può in alcun modo ‘giustificare’ le feroci critiche dei leoni da tastiera, nonostante sollevi tante altre problematiche.
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