I coniugi Macron querelano Candace Owens per la falsa teoria secondo cui Brigitte "era un uomo"

La coppia presidenziale francese ha intentato una causa per diffamazione contro la commentatrice statunitense: avrebbe diffuso, per un anno, teorie false sul genere di Brigitte Macron.

Il presidente francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte hanno intentato una causa per diffamazione contro la nota opinionista di destra Candace Owens. Secondo quanto riportato da CNN, il procedimento legale è stato avviato presso la Delaware Superior Court e contiene ben 22 capi d’accusa. L’obiettivo è quello di porre fine a una “campagna diffamatoria durata un anno” — come la definisce l’avvocato della coppia Tom Clare — basata sulla teoria secondo cui Brigitte Macron non sarebbe una donna.

Secondo l’accusa, Owens avrebbe non solo rilanciato ma amplificato a livello internazionale una teoria cospirazionista già comparsa in Francia nel 2022, attraverso video su YouTube, merchandise a tema e post virali sui social. Il titolo di uno dei suoi video è eloquente: “Is France’s First Lady a Man?”, promosso su X come “probabilmente lo scandalo politico più grande della storia”.

Secondo il team legale dei Macron, Candace Owens avrebbe strumentalizzato queste accuse false per accrescere la notorietà del suo brand personale, monetizzando attraverso visualizzazioni e vendite. Ma dietro lo show digitale, ci sono le conseguenze umane: “Ogni volta che i Macron escono di casa, lo fanno sapendo che molte persone hanno sentito — e in alcuni casi credono — a queste falsità”, si legge nel documento depositato.

Owens, per parte sua, ha reagito con sarcasmo su Instagram e YouTube, definendo l’azione legale una “strategia disperata di PR”. Ma l’avvocato Clare ha chiarito: “Le è stato chiesto più volte di ritirare le accuse, accompagnando la richiesta con prove inequivocabili sull’identità di Brigitte Macron”. Tra queste, certificazioni che Brigitte è nata donna con il nome di Brigitte Trogneux e che non ha alcun legame di sangue con il marito, smentendo anche altre derive cospirazioniste.

Non è la prima volta: il precedente francese

Già nel 2022 Brigitte Macron aveva intentato una causa simile in Francia contro due donne che avevano diffuso la stessa teoria. Dopo una sentenza favorevole in primo grado, la causa è stata riaperta in appello nel 2024 e sarà ora esaminata da una corte superiore, secondo quanto riportato da BFMTV.

Intanto, l’Eliseo ha precisato che la causa intentata negli Stati Uniti è “una questione privata” e non commenterà ulteriormente. Ma Macron, durante un evento a Parigi nel 2024, aveva già espresso quanto pesino simili insinuazioni nella vita personale: “Le false informazioni e le storie inventate sono la parte peggiore dell’essere presidente. Le persone finiscono per crederci, e questo ti rovina la vita, anche nei momenti più intimi”.

Brigitte Macron, oggi 71 anni, è spesso oggetto di commenti offensivi non solo per il suo ruolo pubblico, ma anche per la sua relazione con un uomo più giovane. La strategia dietro la teoria cospirazionista rilanciata da Owens sembra fare leva proprio su questo ageismo sessista, mischiandolo a fantasie transofobiche e complottiste, che trovano ampio spazio nell’ecosistema dell’estrema destra americana e internazionale.

In un contesto dove anche in Europa la disinformazione è una minaccia crescente — come sottolineato in un’inchiesta de Il Post —, questo caso potrebbe diventare un precedente importante per ridefinire i limiti della libertà di espressione quando si traduce in diffamazione sistematica e dannosa.

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