Il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni ed ex eurodeputato Marco Cappato, 52 anni, è stato ricoverato all’ospedale U. Parini di Aosta a Capodanno, per uno screzio ischemico neurologico di origine cardiaca.

A far sapere del suo ricovero è stato proprio Marco Cappato stesso, che ha spiegato la sua situazione con un post su Instagram. L’ex eurodeputato ha postato una foto dell’ospedale U. Parini, che sembrerebbe essere stata scattata dalla finestra della sua stanza durante il ricovero, scrivendo che ha passato il Capodanno ricoverato “in seguito a un problema di origine cardiaca”, che ha prodotto uno screzio ischemico neurologico nella funzione “della sola articolazione della parola, attualmente in netto miglioramento”.

Marco Cappato ha rassicurato i suoi followers dicendo che è stato dimesso nella giornata di ieri e che ora sta bene, in attesa di un piccolo intervento al cuore a cui dovrà sottoporsi tra qualche settimana. Dopo questa operazione, ha sottolineato, tornerà “come nuovo”.

Cappato ha aggiunto che lo screzio ischemico neurologico è “una roba seria, ma non grave”, e ha ringraziato apertamente tutto il personale medico, infermieristico e “con ogni altra mansione” che si è preso cura di lui durante i suoi 4 giorni di ricovero all’ospedale U. Parini di Aosta, perché grazie alla loro competenza e umanità, ha scritto, è riuscito a trascorrere questi giorni “con la migliore serenità possibile”.

Dal bollettino medico di Marco Cappato, divulgato dal medico di fiducia di Cappato, Mario Riccio, sul sito web dell’Associazione Luca Coscioni, si evince che l’ex eurodeputato e attivista è stato sottoposto a risonanza cerebrale, che ha confermato la modesta entità del danno ischemico.

Il dottor Riccio ha spiegato che l’origine dell’ischemia cerebrale è stata individuata nella presenza del Forame Ovale Pervio cardiaco e nelle prossime settimane Marco Cappato “sarà sottoposto – in elezione – alla chiusura dello stesso”.

Adesso, come ha sottolineato il dottor Riccio, Marco Cappato, nonostante sia in netto miglioramento e presenti un “quadro clinico rassicurante”, necessita di un periodo di cure e riposo.

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