Margherita Cassano dal 5 marzo 2023 sarà la prima donna presidente della Corte di Cassazione. In quella data, infatti, l’attuale presidente Pietro Curzio andrà in pensione e lei è stata indicata come unica candidata per la carica di giudice più alto in grado d’Italia. Il plenum sarà quindi solamente una formalità per ratificare la nomina, votata, all’unanimità, dalla Commissione per gli incarichi direttivi del Consiglio Superiore della Magistratura.

Nata a Firenze nel 1955, Margherita Cassano muove i primi passi come giudice nel 1980, nella Procura della sua città. All’inizio della sua carriera si occupa in particolare di casi legati alle tossicodipendenze e al traffico di droga.

Successivamente, insieme a Pier Luigi Vigna, si impegna in indagini incentrate sulla criminalità organizzata. Dal 1998 al 2002 entra a far parte del Consiglio Superiore della Magistratura, eletta dai colleghi nelle file della corrente “moderata” Magistratura indipendente (E con la nomina di presidente Cassano torna, di diritto, nell’organo di autogoverno dei magistrati).

Nel 2003, guida la prima sezione penale in Cassazione, a Roma, con il ruolo di giudice. Poi è di nuovo a Firenze come presidente della corte d’appello. Dal 2020, invece, torna in Cassazione come presidente aggiunto.

La Corte di Cassazione è l’organo supremo della giustizia italiana. Dopo il Tribunale di primo grado e la Corte d’appello, rappresenta il terzo e ultimo grado di giudizio in un processo. A differenza dei primi due, che si occupano sia della ricostruzione che della valutazione dei casi, la Cassazione ha il compito di verificare che le norme siano state interpretate e applicate in modo corretto.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!