Trovata morta con un colpo di pistola al cuore. Cosa si sa della morte di Marianna Pisciotta

La Procura di Nola ha aperto un'indagine per omicidio colposo per omessa custodia dell'arma che ha ucciso la 36enne di Battipaglia, la cui morte ha ancora molti punti oscuri.

È ancora avvolta nel mistero la morte di Marianna Pisciotta, logopedista 36enne che è stata trovata senza vita nella casa di un 43enne, che alcuni media hanno definito il suo compagno, altri un amico e collega.

Pisciotta, originaria di Marigliano, ma residente a Battipaglia, in provincia di Salerno, è stata trovata morta proprio dall’uomo uccisa da un colpo di pistola all’altezza del cuore. Proprio lui ha allertato i soccorsi, che purtroppo, giunti sul posto, non hanno potuto che constare il decesso.

Adesso la Procura di Nola ha aperto un fascicolo per omicidio colposo legato alla presunta omessa custodia dell’arma, di proprietà del 43enne, regolarmente detenuta, e il suo nome compare nel registro degli indagati come atto dovuto.

Aperte, invece, tutte le ipotesi sulla morte, compresa quella del suicidio, rigettata però dai famigliari che dicono che Marianna Pisciotta “non aveva alcuna ragione per togliersi la vita”.

Descritta come “una ragazza solare, una professionista, logopedista apprezzata nel suo lavoro”, Pisciotta aveva trascorso le recenti festività in Abruzzo con i fratelli, prima di raggiungere la casa dell’uomo. Decisivi, per fare maggiore chiarezza sulla dinamica della morte, saranno alcuni esami, come quello dello stub sulle mani della donna, necessario per rilevare eventuali residui di polvere da sparo, ma in questo momento sono al vaglio anche le chat sul cellulare della vittima, che passeranno poi a un perito informatico.

È attesa per le prossime ore anche l’autopsia sul corpo della logopedista, altro elemento che potrebbe contribuire a fare luce sulla vicenda.

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