"Pesata come si fa con le vacche": le dimissioni di Martina Scavelli, arbitra nazionale di pallavolo

Ha deciso di abbandonare la sua professione perché la sua circonferenza vita non rientra più nei parametri antropometrici previsti dai regolamenti: "Lo sport dovrebbe unire, anziché emarginare. E io non voglio più essere messa all'angolo per qualche centimetro o qualche chilo in più!".

“Cara Paola Egonu, tu sei nera, io sono grassa! Per questo motivo stamattina ho comunicato le dimissioni dal ruolo di arbitro di serie B alla Fipav (Federazione italiana pallavolo)”. Con queste parole inizia il potente post di Martina Scavelli, arbitra nazionale di pallavolo, che ha deciso di abbandonare la sua professione a causa delle pressioni subito per il suo peso.

Il suo corpo, la sua circonferenza vita, non rientrano più nei parametri antropometrici previsti dai regolamenti del settore. “Ho superato i valori previsti di BMI e circonferenza addominale (nulla di eccessivo)”, spiega nel suo post Scavelli, aggiungendo che questo la porterà ad avere una penalizzazione di tre punti e l’esonero dall’impiego fino al raggiungimento dei valori previsti, oltre che passare, a fine stagione, dalla serie B al campionato regionale, “Facendo un enorme passo indietro”.

Martina Scavelli ammette serenamente che i suoi parametri sono fuori norma, anche se di poco, ma questo non ha mai intaccato il suo lavoro, né  “La qualità del mio serviziospiegaCome se tre dita in più sul mio girovita potessero mettere a rischio una partita di pallavolo che, tra l’altro, non prevede che l’arbitro corra per il campo come succede nel calcio”.

Le regole sono regole, io le ho accettate e le rispetto, ma non vuol dire che siano sacre e immutabili”, continua l’arbitra, sottolineando come i parametri previsti siano legge per tutti, non solo per lei, ma questo non significa che siano corretti. E poi lo sfogo:

Non sopporto più di essere misurata e pesata come si fa con le vacche! Lo sport dovrebbe unire, anziché emarginare. E io non voglio più essere messa all’angolo per qualche centimetro o qualche chilo in più!

Non è più disposta a subire umiliazioni Martina Scavelli, dopo anni dedicati al suo lavoro con passione e responsabilità: tanto responsabile da essersi perfino autodenunciata in passato quando vedeva l’ago della bilancia superare i parametri consentiti dal regolamento: “Mi sono sempre autodenunciata nel momento in cui ho realizzato di superare i parametri imposti. Mi sono sempre autosospesa”. Ma ora basta:

A oggi, però, non sono disposta ad accettare che una carriera fondata sui sacrifici e sul massimo rispetto possa essere “calpestata” da imposizioni del genere che non prevedono soglie di tolleranza.

Ho deciso di dire BASTA, per me e per tutti i GRASSI.
BASTA a delle regole che non sempre vengono fatte valere erga omnes.
BASTA alle vedute ristrette.
BASTA a un sistema che non si interroga se qui chili in più nascano da problemi di salute o periodi particolari della propria vita.
BASTA a chi si basa sui numeri e sotterra le emozioni.
La salute mentale, l’integrità di un individuo, la passione e il sacrificio di un essere umano valgono molto di più di qualche centimetro di troppo!
Da oggi inizia la mia battaglia per superare la discriminazione imposta da certe norme.
E infine l’appello:
Aiutatemi a fare sentire la mia voce perché non è solo la mia voce.
SONO GRASSA SÌ!
Ma anche di contenuti, voglia di lottare e speranza.
Buona festa degli innamorati.
Io oggi ho scelto di amarmi un po’ di più!

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