Il nome potrebbe trarre in inganno: “single sex”, nessuna scuola per single in cerca di Amore, ma vere e proprie classi dove i compagni di banco e gli insegnanti sono dello stesso sesso. Istituti solo per ragazzi e solo per ragazze. Nessun ritorno al passato, ma un nuovo modello educativo per le generazioni a venire.

In molti paesi, dall’Inghilterra agli Stati Uniti, il nuovo sistema sembra funzionare molto bene e avere effetti positivi sull’educazione dei giovani. Si tratta di un sistema di insegnamento che prevede classi omogenee in istituti in cui gli insegnanti sono dello stesso sesso degli alunni.

Nel mondo le scuole “single sex” sono molto diffuse: si parla di circa 210 mila istituti, tra pubbliche e private, e 40 milioni di studenti. Veri e propri luoghi di grande qualità che sfornano gli Einstein del futuro: ragazzi intelligenti, altamente preparati e super competitivi.

Una “moda” che potrebbe diffondersi in futuro anche in Italia, ma che di sicuro sta già facendo discutere. Il nostro paese aveva abbandonato la divisione in classi maschili e femminili negli anni ’60, gli anni delle pari opportunità e dell’interazione. Tuttavia la loro reintroduzione non è una novità. Vi sono già infatti nel nostro territorio almeno 14 istituiti diffusi in 7 città, tra cui Palermo e Milano. Lo scopo è quello di formare classi omogenee in cui le ragazze, più ordinate e capaci di mantenere la concentrazione per tempi più lunghi, possano mostrare e aumentare il loro potenziale, mentre i ragazzi, più bisognosi di pause, possano gestire la loro maggiore competitività. Come afferma Carlo Finulli “I dati dimostrano che nelle classi miste le femmine non danno il massimo perché si adeguano al ritmo dei maschi”. Responsabilità e maturità che si realizzano anche attraverso vari compiti. Nessun bidello nella scuola, nessuna segretaria: sono i ragazzi che devono svolgere questi compiti.

fonte: img.gawkerassets.com

In breve, il nuovo metodo di insegnamento, garantirebbe ad ogni singolo studente di raggiungere il suo potenziale senza essere influenzato dai “difetti” dei coetanei di sesso opposto. “Frequentare una scuola single sex porta al raggiungimento di risultati significativamente migliori”. I dati sembrano parlar chiaro: il liceo Manforte di Milano è al 19 posto nella classifica della Regione Lombardia e primo della città lombarda.

Il nuovo sistema non riguarda solamente il metodo di insegnamento, anche l’arredo cambia. E’ molto importante, rispecchia la personalità e influenza le nostre emozioni. Ecco allora che anche l’arredamento deve rispecchiare l’anima delle scuole. Colori accesi per le scuole femminili, più tenui per quelle del sesso opposto.

Tuttavia questa nuova filosofia non può non scontrarsi con pareri discordanti. La divisione – secondo varie personalità – potrebbe portare varie problematiche nelle relazioni umane e un velo di discordia tra i sessi. Lo psichiatra Federica Mormando sostiene che “dividendo non si fa che aumentare l’incisività di vecchi stereotipi”.

Se da un lato le “single sex” school porterebbero ad una formazione migliore (arma vincente), dall’altro rappresenterebbero anche un salto all’indietro nelle relazioni interpersonali. Addio a scene da film e a vere amicizie. Alle merende nei cortili con gli amichetti. Agli scherzi dei maschi. Agli occhietti dolci delle ragazzine e ai bigliettini d’amore. Siamo sicuri di voler rinunciare a tutto questo?

Voi cosa ne pensate? 

 

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