Il matrimonio dell'insegnante Kinsey con tutti i suoi bambini "speciali"
L'insegnante Kinsey French ha invitato al suo matrimonio i suoi piccoli alunni con la sindome di Down. I bambini hanno portato le fedi e tenuto lo strascico alla maestra.
L'insegnante Kinsey French ha invitato al suo matrimonio i suoi piccoli alunni con la sindome di Down. I bambini hanno portato le fedi e tenuto lo strascico alla maestra.
Lei si chiama Kinsey French ed è un’insegnante di sostegno della Christian Academy Rock Creek di Louisville (Kentucky), istituto specializzato nei problemi di linguaggio e apprendimento.
Kinsey prende molto a cuore il proprio lavoro e non solo si è fidanzata davanti a tutta la classe, ma ha deciso di invitare tutti i suoi studenti, ragazzi per la maggior parte con la sindrome di Down, alla cerimonia. Il 3 giugno, lungo la navata, i ragazzi hanno portato i fiori o le spighe di grano (simbolo di prosperità) mentre le ragazze indossavano coroncine e reggevano lo strascico alla sposa, generando uno spettacolo bellissimo, commovente e di grande impatto. Le bambine erano tutte in bianco mentre i maschietti, elegantissimi, portavano bretelle e papillon neri.
Gli alunni della French hanno portato le fedi all’altare e hanno svolto il ruolo di piccoli ed emozionati testimoni di fronte a un evento speciale.
Intervistati dai giornalisti, i ragazzi hanno detto che durante la giornata hanno preferito i momenti “del cibo e della musica” (si può dare loro torto?), tanto che quasi tutti si sono scatenati sulla pista da ballo. Poi però, al momento del lancio del bouquet, erano schierati in prima linea pronti a essere i fortunati che avrebbero ricevuto (forse) i preziosi fiori.
“Loro sono come la mia famiglia” ha spiegato la French a WLKY: “Sono stati la mia prima e unica classe, per cui sapevo che non avrei potuto avere il mio giorno speciale senza di loro”. Kinsey è sicuramente simbolo di una “buona scuola”, di un’educazione costruttiva e non sterile a cui guardare per prendere esempio. Il giorno dopo a Kinsey e al marito Josh è rimasto il ricordo di un giorno davvero diverso dagli altri: “Seriamente, sono così felice della mia piccola famiglia” ha rivelato poi l’insegnante su Twitter: “Le cose non potrebbero essere andate meglio di così”.
I suoi ragazzi sono ciò che può definirsi “integrato”, nella società e nella festa importante che è un matrimonio all’interno della collettività. Anche se non è la prima volta che qualcuno parla dei ragazzi down come perfetto esempio di normalità, da testimonial di prodotti di bellezza a spunti per opere d’arte. Le foto degli alunni di Kinsey French, scattate e condivise da Lang Leichhardt della Lang Thomas Photography, hanno fatto impazzire i social, sono diventate virali e hanno sollevato l’attenzione sullo spinoso e delicatissimo problema dell’integrazione dei disabili nella vita quotidiana.
La scuola dove Kinsey insegna ha scritto sulla pagina Facebook: “Che mattinata emozionante per i nostri studenti di Providence e la loro insegnante Kinsey French per la storia del matrimonio di Kinsey e la storia di come la Providence School sia una parte integrante del suo matrimonio. Kinsey e il marito Josh sono ex allievi della scuola e in ogni dettaglio, dal fidanzamento al percorrimento del corridoio, i suoi studenti le hanno mostrato sostegno e amore. Scoprite stasera o domani come loro raccontano una dolce storia e mettono in evidenza il nostro istituto di Providence”.
Il gesto di Kinsey fa entrare nella storia il suo matrimonio in quelli virali ma, se la fama degli altri si basava su flash mob, danze particolari, sorprese speciali o incursioni di celebrity nei selfie (come ha fatto Tom Hanks in tuta a Central Park), in questo caso il tema è molto più serio e importante e va a toccare il cruciale argomento dell’educazione speciale ai ragazzi con disabilità. Kinsey French ha dimostrato che un lavoro può diventare una passione e parte attiva degli snodi più importanti del quotidiano. La sua scelta diventa un album virtuale di foto da sfogliare e un serio esempio da seguire.
Milanese, shopaholic, cresciuta con Dostoevskij e Sex and the city. Appassionata di cinema, semiotica, sociologia, mainstream e nicchia.
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