Trovato morto Matteo Formenti, era bagnino nella piscina in cui è morto il bimbo di 4 anni

Il 37enne si sarebbe tolto la vita. Una settimana fa la tragedia del piccolo Michael Consolandi, annegato nella piscina in cui Formenti faceva il bagnino.

È di Matteo Fomenti il corpo senza vita ritrovato in un parco di Cologne, nel Bresciano; il 37enne faceva il bagnino nel parco acquatico di Castrezzato, in cui la settimana scorsa è morto annegato il piccolo Michael Consolandi, di appena 4 anni, e da lunedì si erano perse le sue tracce.

Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe tolto la vita, e non è escluso che il motivo del gesto sia da far risalire proprio alla tragedia consumatasi nella piscina di Castrezzato lo scorso 20 giugno; Fomenti, secondo alcuni, non avrebbe retto al dolore per non aver potuto evitare la morte del bambino, deceduto in ospedale, dopo essere stato trasportato in elisoccorso a Bergamo, il 22 giugno.

Proprio domenica la Procura aveva emesso nei confronti suoi e di tutti i colleghi presenti al momento del dramma il sequestro del telefono cellulare, mentre il lunedì mattina i carabinieri avrebbero dovuto notificargli l’avviso di iscrizione nel registro degli indagati per l’annegamento del piccolo Michael; tuttavia, in quel momento Fomenti era già uscito di casa e risultava irreperibile.

Chi ha ricostruito la dinamica di quanto accaduto lo scorso venerdì ha detto che il bambino potrebbe essere sfuggito al controllo del padre, che lo avrebbe notato galleggiare in acqua poco dopo, senza braccioli né salvagente, già privo di sensi; purtroppo vani i tentativi del 118 e la corsa con l’eliambulanza all’ospedale bergamasco, dove Michael è spirato dopo due giorni di agonia.

Come da prassi la Procura ha disposto il sequestro dei cellulari per verificare che i bagnini stessero effettivamente vigilando sugli ospiti della struttura o se fossero intenti a usare il telefono, così come prassi è l’apertura dell’inchiesta per omicidio colposo.

Pare che Fomenti, dopo il sequestro del cellulare, avesse acquistato nella giornata di sabato una nuova sim, smettendo però di rispondere a parenti e amici il lunedì; figlio unico, viveva con i genitori a Chiari, nel bresciano, e viene descritto come “Un ragazzo molto riflessivo, taciturno”. A scoprire il suo corpo due runner, in una zona boschiva di Cologne, non distanza dalla sua abitazione; vicino a lui il suo zaino, mentre l’auto era stata parcheggiata poco lontano.

La pm di turno Lisa Saccaro ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte.

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