Il risultato delle Prove Invalsi 2021 è impietoso: quasi un ragazzo su due arriva alla maturità con una preparazione da terza media, quando va bene da prima superiore. Sembra proprio che la pandemia e l’obbligo di fare la Dad abbiano influito negativamente sul sistema scuola e sull’apprendimento dei ragazzi, soprattutto su quelli di medie e superiori.

Niente di nuovo, si sapeva che oltre un anno di apri e chiudi sarebbe stato devastante per gli studenti, ma vedere i dati nero su bianco dà il polso della situazione.

Alle scuole medie il 39% degli studenti non ha raggiunto risultati adeguati in italiano, ancora peggio in matematica dove il dato sale al 45%. Ma è alle superiori che il risultato degli Invalsi cala vertiginosamente, registrando un + 9% nella materia di Pitagora. Certo è che prima del 2020, anche senza scuole chiuse, l’Italia non ha mai brillato nelle classifiche a tema istruzione, come in quella Ocse Pisa.

A conferma del fatto che sia stata la Dad a influire sulla situazione c’è il dato regionale, dove le scuole sono rimaste chiuse più a lungo, come Sicilia e Campania, i risultati sono peggiori. In Campania il 73% degli studenti è sotto il livello minimo per le competenze richieste in matematica, mentre la Sicilia è al 70%, seguita dal 69% della Puglia.

La speranza è tornare in classe in presenza a settembre e per farlo occorre puntare sui vaccini: “Stiamo tutti lavorando per la scuola in presenza ma bisogna che si completi l’opera di vaccinazione”, ha detto il Ministro dell’Istruzione Bianchi, commentando il Rapporto sugli Invalsi, per poi spiegare che questi hanno la funzione di riportarci alla realtà.La realtà di un Paese che per anni non ha messo la scuola al centro. Molte le disuguaglianze di tipo territoriale e le discriminazioni sociali. Alti i livelli di dispersione scolastica, soprattutto disomogenei, con acute differenze tra Nord e Sud. La pandemia ha agito su questo”.

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