Megan Fox: "Come madre é dura pensare sempre di non fare abbastanza. Piango spesso"

La modella e attrice 35enne ha spiegato quanto sia difficile per lei essere una mamma e una donna in carriera che passa molto tempo lontana da casa: "È difficile essere separati da loro in quello modo. Sono il mio DNA".

Megan Fox ha spiegato quanto sia difficile per lei essere una madre e una donna in carriera che passa molto tempo lontana da casa. La modella e attrice 35enne, ha anche sottolineato come il divorzio da Brian Austin Green, padre dei suoi tre figli, abbia avuto un ruolo importante in tutto questo, poiché i due hanno l’affidamento congiunto.

“È difficile non sentirsi obbligati a stare sempre con loro o sentirsi costantemente come se non stessi facendo un lavoro abbastanza buono”, ha detto nell’intervista a Glamour, magazine che le ha dedicato la copertina di aprile 2022, aggiungendo: “Ma sono anche separata dal loro padre. Quindi posso averli solo la metà delle volte.”

L’ attrice di Transformers condivide i suoi tre bambini, Journey River, 5 anni, Bodhi Ransom, 8 e Noah Shannon, 9, con l’ex star di Beverly Hills 90210 da cui ha divorziato nel 2020, dopo quasi dieci anni di matrimonio. Megan Fox si è aperta molto durante la chiacchierata e ha confessato:

“Piango spesso, ogni luna nuova di solito. Vado nella vasca e piango molto per questa situazione, perché è difficile e non a causa delle pressioni di altri o della società, ma è solo difficile essere separati da loro in quello modo. Sono il mio DNA”.

Poi si è soffermata sulla separazione dall’ex marito e ha spiegato che nonostante ora abbia più tempo per sé stessa, momenti “in cui posso vivere la mia vita, e non solo essere sempre la madre di qualcuno”, alla fine però “combatti sempre con il senso di colpa, un po’ come se sentissi sempre di non aver fatto abbastanza”.

L’attrice, poi, ha raccontato a Glamour del desiderio del suo primogenito Noah di indossare abiti, spiegando che il bambino “ha iniziato a indossarli quando aveva circa due anni”. Fox ha detto di essersi informata per capire meglio i comportamenti del piccolo, acquistando molti libri sull’argomento:

“Alcuni dei libri sono scritti da bambini transgender. Alcuni parlano solo di come puoi essere un ragazzo e indossare un vestito; di come puoi esprimerti attraverso i tuoi vestiti come vuoi. E questo non ha nemmeno a che fare con la tua sessualità. Quindi fin da quando erano molto piccoli, ho incorporato queste cose nella loro vita quotidiana in modo che nessuno si senta strano o diverso”.

E infine:

“Non posso controllare il modo in cui le altre persone reagiscono ai miei figli. Non posso controllare le cose che sono state insegnate agli altri bambini con cui vanno a scuola. Anche per questo non metto i miei figli su Instagram o sui social media. Sono così orgogliosa di loro. Noah è un pianista incredibile. Può imparare il concerto di Mozart in un’ora. Voglio che le persone lo vedano, ma non voglio nemmeno che il mondo abbia accesso a quest’anima gentile e dica tutte le cose che sappiamo tutti dirà”.

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